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19 marzo 2013
14:48

Maltempo, Rossi: 'Il Governo escluda gli interventi di messa in sicurezza dal Patto di stabilità'

FIRENZE - Il presidente Enrico Rossi chiederà lo stato d'emergenza nazionale perché il Governo si faccia carico dei danni subiti con l'ultima ondata di maltempo, che da una prima stima ammonterebbero a 30 milioni di euro.

"Ma soprattutto - ha aggiunto Rossi - chiederemo al nuovo governo, che mi auguro si insedi al più presto, di escludere gli investimenti per gli interventi di messa in sicurezza idraulica e idrogeologica dal Patto di stabilità. Ancor prima di chiedere nuove risorse chiederemo questo. E' assurdo finire sott'acqua per i vincoli di Maastrich. E' bene che Governo e Parlamento se lo mettano in testa. Chiederò a tutti i nostri parlamentari di essere al nostro fianco in questa battaglia che siamo pronti a portare avanti anche con proteste forti, se sarà necessario".

All'indomani delle nuove ferite subite dalla Toscana a causa dell'ultima ondata di maltempo, il presidente Rossi insieme all'assessore all'ambiente Anna Rita Bramerini fa un primo bilancio.

Sette le provincie interessate dalle esondazioni e dalle frane: Pistoia, Prato, Massa Carrara, Lucca, Firenze, Arezzo e Livorno. Ad oggi si calcolano circa 30 milioni di danni, a fronte dei quali sarà firmato in giornata il decreto presidenziale per la richiesta dello stato d'emergenza. Ma lunedì sarà portata in giunta la delibera più dettagliata con i danni subiti Comune per Comune con la stima effettiva e allora la cifra potrebbe salire a 50 milioni di euro.

"Al netto dei cambiamenti climatici di cui ormai è chiara l'incidenza - ha poi continuato Rossi- è evidente che là dove siamo intervenuti o interverremo, le cose stanno andando meglio. Mi riferisco per esempio all'Ombrone, dove la realizzazione della cassa di espansione di Ponte alle Vanne ha aiutato e vitato il peggio.

La questione degli interventi per l'assetto idraulico - ha proseguito - la Regione la prende sul serio. Solo a dicembre abbiamo stanziato 100 milioni per le ultime alluvioni di Grosseto e Massa. Ma senza un impegno forte da parte del Governo non ce la possiamo fare. E quindi non solo chiediamo che tenga fuori dal Patto questi 100 milioni, ma anche i 110 milioni stanziati dal Governo stesso e tutti i residui che abbiamo già impegnato ma che non possiamo spendere".

Lunedì in giunta l'assessore all'ambiente Anna Rita Bramerini porterà l'elenco delle esigenze già programmate in Toscana necessarie per la riduzione del rischio e che la Regione chiede siano escluse dal Patto.

 

SCHEDA

Maltempo: Nella giornata di ieri è transitata sulla nostra regione un'intensa perturbazione atlantica associata a piogge diffuse su tutta la Toscana particolarmente persistenti ed abbondanti sulle zone settentrionali dove si sono registrati massimi puntuali fino a 225 mm in 24 ore. Per fare capire l'importanza del fenomeno, basti pensare che nella giornata di ieri a Pistoia sono caduti circa 80 mm di pioggia contro una media mensile di 93 mm.

Danni: Colpite 7 province su 10: Pistoia, Prato, Massa- Carrara, Lucca, Firenze, Arezzo e Livorno.

La situazione più critica: Pistoia il fiume Ombrone e suoi affluenti così come Prato che ha avuto anche l'emergenza Bisenzio; Livorno con il torrente Isola a Collesalvetti; Lucca con parte del reticolo minore fra cui il Fossa Nuova nella zona di Capannori. La provincia di Firenze con la Sieve e il Bisenzio ma soprattutto l'Ombrone a Poggio a Caiano.

Interventi più urgenti: sul Bisenzio, sono necessari due tipologie di intervento: a nord id Prato con la realizzazione di una zona di invaso delle acque mentre a valle di Prato con il consolidamenti puntuale degli argini, consolidamenti puntuali che si estendono da Prato alla confluenza dell'Arno., la prima stima di questi interventi si aggira sui 15 milioni.

Sull'Ombrone la situazione è più complicata e difficile, non ci sono spazi sufficienti per realizzare casse d'espansione, oltre alle due già previste che sono quelle della Querciola (Quarrata), dove c'è già il progetto definitivo in fase di ultimazione. I cantieri apriranno ad ottobre-novembre per un investimento di 4 milioni (di cui 3,8 della Regione disponibili)

Altro intervento, quello di Laghi Primavera (Pistoia), per un investimento di circa 8 milioni dove le risorse sono già disponibili.