Protezione civile
26 novembre 2019
16:05

Maltempo, sopralluogo di Rossi in Mugello e Valdisieve: "Subito i lavori di somma urgenza"

FIRENZE - Obiettivo, intervenire in somma urgenza laddove l'acqua dei fiumi ha esondato per ridurre il rischio dei danni provocati dall'alluvione, come quelli che si sono appena verificati. E' il senso della mattinata di sopralluoghi che il presidente Enrico Rossi  - accompagnato da tecnici regionali e del Genio civile, dal presidente dei Consorzi di bonifica, Marco Bottino, e da sindaci e amministratori di Mugello e Val di Sieve - ha effettuato oggi, in particolare nelle località di Sagginale e Sieci di Sotto, per visitare le zone  dove gli eventi dello scorso 17 novembre hanno provocato una serie di allagamenti.

"Abbiamo evitato che la Toscana subisse un'alluvione grazie ai lavori fatti e alle opere realizzate per oltre 100 milioni l'anno dal 2012 ad oggi e grazie alla riorganizzazione del Genio civile e dei Consorzi di bonifica - ha detto Rossi -.   Abbiamo avuto però diverse situazioni di allagamenti e vogliamo  per questo fare una serie di piccoli interventi nei casi di maggiore rischio idraulico per migliorare la situazione e ridurre il pericolo qualora ci fossero ulteriori eventi".
Si tratterà dunque di programmare una serie di lavori in somma urgenza.

"Vogliamo riuscire – prosegue - ad intervenire intanto sulle somme urgenze, quelle ad oggi individiate e avviate sono intorno ai 10 milioni, e poi intervenire per la riduzione del rischio idraulico con una  procedura accelerata per circa 50 milioni di spesa. Se riusciamo a ottenere a livello nazionale la dichiarazione dello stato di emergenza - ha precisato Rossi -  la spesa speriamo possa essere supportata da  20 o 25 milioni statali".

A Sagginale l'intervento consisterà  nel ripulire l'alveo della Sieve dalla quantità di sedimenti che si accumulano in maniera importante occupando il letto del fiume, un problema storico, come spiegano i tecnici del genio civile.

Alle Sieci, tre gli interventi che Rossi ha individuato con il supporto dei tecnici, che saranno l'oggetto di un'intesa tra Regione, Genio Civile, Comune, Consorzio di Bonifica e Anas: l'adeguamento del sistema fognario; il rialzo del muro sulla Sieve, opera che realizzerà l'Anas; la rimozione del materiale che apporta il torrente Sieci in Arno.

Per mettere in sicurezza l'abitato a valle della Sieve, sarà infine installato un sistema di allerta, ad esempio di tipo semaforico, che chiuda l'area e metta in sicurezza le persone.