Salute
8 novembre 2013
19:10

Marroni sui medici di famiglia: "Noi l'accordo l'abbiamo fatto sei mesi fa"

FIRENZE - "Non si pu fare di ogni erba un fascio, molte Regioni hanno tenuto comportameni pregevoli: tenuta economica e incremento del livello qualitativo e di esito, e l'introduzione di metodi di gestione dei costi e degli acquisti di ottimo livello". Anche l'assessore al diritto alla salute Luigi Marroni, come ha gi fatto prontamente il presidente Enrico Rossi, replica a Guido Rasi, che al congresso della Fimmg ha definito le Regioni "cancro del Paese".

"Anche rispetto ai rapporti con la medicina generale - chiarisce Marroni - la Toscana, come ha giustamente ricordato il segretario della Fimmg Giacomo Milillo, ha fatto gi sei mesi fa un accordo che va nella direzione auspicata dallo stesso Milillo: accordo nel quale sono stati introdotti elementi di grande innovazione, qualit nell'organizzazione delle cure primarie e della medicina generale, e nei rapporti tra medicina generale e Regione, come lo stesso Milillo ha riconosciuto in passato. Al rapporto con la medicina generale la Regione d un'importanza fondamentale, attribuendole un ruolo strategico".

"Tutto questo si inserisce in una grande riforma del sistema sanitario toscano - prosegue l'assessore Marroni - che riguarda il potenziamento dell'assistenza territoriale, la valorizzazione e una grande attenzione alla rete ospedaliera, la valorizzazione delle risorse umane, il potenziamento di tutto il sistema della prevenzione e una profonda riorganizzazione di tutte le funzioni di supporto. Tutto ci ha permesso di superare questo periodo di grande riduzione del Fondo sanitario. Anzi - sottolinea Marroni - abbiamo preso il toro per le corna e, nel mentre che ci riorganizziamo, abbiamo ottenuto eccellenti risultati per quanto riguarda gli esiti clinici, cos come dimostrato dal Programma nazionale esiti dell'Agenas. Tutto questo, naturalmente, dovuto anche a tutte le persone che lavorano per il nostro sistema sanitario, alle quali sempre va il mio ringraziamento".