Ambiente
Tutta la Toscana
10 marzo 2022
14:24

Meno rifiuti e più riuso, cittadini chiamati a dire la loro sulla proposta di nuovo piano

Aperto il percorso partecipativo, l'assessora Monni: “Partecipazione dei cittadini fondamentale per realizzare la transizione ecologica”

Meno rifiuti e più riuso, cittadini chiamati a dire la loro sulla proposta di nuovo piano

Al via il percorso partecipativo sul nuovo piano regionale dell'economia circolare e delle bonifiche, che intende trasformare uno dei maggiori problemi della società di oggi, quale la gestione dei rifiuti, in un volano di crescita compatibile con l’ambiente.

Sulle pagine del sito della Regione del garante dell’informazione e partecipazione nel governo del territorio sono pubblicati tutti gli atti che riguardano il piano e tutte le informazioni utili sulle iniziative per coinvolgere i cittadini nella sua scrittura definitiva. L’indirizzo è www.regione.toscana.it/-/informazione-e-partecipazione-piano-economia-circolare-e-bonifiche. Su questa pagina un form, cioè un modulo digitale, rimarrà aperto per sessanta giorni, dal 9 marzo fino all’8 maggio 2022, e qualsiasi cittadino lo potrà compilare direttamente on line per inviare il proprio contributo. Saranno organizzati sul territorio in presenza, tra maggio e giugno, incontri dedicati ad ulteriori approfondimenti ed altre iniziative di partecipazione saranno previste per approfondire tecnologie particolarmente innovative eventualmente proposte nell'ambito dell'avviso pubblico che la Regione ha pubblicato  per realizzare impianti di riciclo e recupero. Fino all’adozione del piano sarà inoltre sempre possibile inviare il proprio contributo, per e-mail, all’indirizzo di posta garante@regione.toscana.it.

Tutto il percorso partecipativo è rivolto per legge a “chiunque vi abbia interesse”: quindi non solo i cittadini residenti in Toscana ma chiunque sia interessato, per qualsiasi motivo, alla formazione dei contenuti, anche se non residente. Tutti potranno dunque dire la loro e sarà la garante toscana, l’avvocato Francesca De Sanctis, a raccogliere e sintetizzare nel proprio rapporto tutti i contributi pervenuti. A quel punto, come previsto dalla legge 65 del 2014, sulle singole proposte l’amministrazione regionale si dovrà obbligatoriamente pronunciare in modo espresso e adeguatamente motivato.

“La transizione ecologica è realizzabile solo attraverso la capacità di articolare un confronto con e nel territorio – commenta l’assessora all’ambiente della Toscana, Monia Monni -, anche perché richiede un forte radicamento culturale, in quanto determina un complessivo ri-orientamento del tradizionale concetto di sviluppo verso la sostenibilità”. “Per questo – prosegue - il nuovo piano dell'economia circolare punta con decisione ad un'importante percorso partecipativo che metterà la Giunta nella condizione di proporre un testo articolato al Consiglio regionale, confrontandosi sulle molte istanze che verranno avanzate dai cittadini, dalle istituzioni e dai diversi stakeholder”.

Terminata questa prima fase di confronto e raccolta di contributi, la proposta di piano tornerà in Consiglio regionale per la sua adozione, probabilmente a luglio, e successivamente per la definitiva approvazione.

La Toscana, come ormai noto, punta ad una svolta: autosufficienza della regione e sviluppo rispettoso delle risorse del pianeta, più riciclo e recupero. Il primo obiettivo sarà migliorare ed accrescere la raccolta differenziata – per arrivare entro il 2035 ad una media regionale dell’80-85 per cento – ma contemporaneamente, per realizzare una vera economia circolare, si dovrà spingere verso un’industria del riciclo e del riuso a forte regia pubblica in modo da recuperare almeno il 65 per cento di materia. Questo sarà possibile scommettendo su impianti dedicati e su tecnologie che riducano le emissioni di anidride carbonica in atmosfera, ma anche attraverso una graduale riduzione dei conferimenti in discarica (dove dovrà andare non più del 10 per cento dei rifiuti urbani) e la bonifica dei siti inquinati. Se questi sono gli obiettivi, il nuovo piano dovrà dire anche come raggiungerli, indicando le scelte pianificatorie per i rifiuti urbani e quelle di programmazione riguardo i rifiuti speciali.

“La partecipazione della collettività che vive il territorio regionale – commenta la garante regionale Francesca De Santis - è fondamentale per costruire un piano che intenda realizzare uno sviluppo sostenibile sotto il profilo ambientale, economico e sociale attraverso scelte di economia circolare. Per questo cerchiamo un coinvolgimento ampio attraverso più iniziative partecipative, sia on line che in presenza, nei vari ambiti territoriali, nella consapevolezza che la partecipazione nella legge regionale 65 del 2014 sul governo del territorio non è solo un momento di ascolto, ma incide effettivamente sulle decisioni”.