Ambiente
PNRR
Firenze
14 giugno 2022
17:43

Messa in sicurezza ambientale ex cava di Paterno, al via il cantiere

Le risorse a disposizione per l’intervento ammontano a circa 7 milioni di euro

Messa in sicurezza ambientale ex cava di Paterno, al via il cantiere

Appaltati i lavori e avviate le operazioni propedeutiche per l’apertura del cantiere destinato alla messa in sicurezza ambientale dell’ex cava di Paterno, nel comune di Vaglia (FI). Oggi pomeriggio una delegazione del Comune di Vaglia (il sindaco Leonardo Borchi ed il vicesindaco e assessore all’ambiente Riccardo Impallomeni) insieme ad alcuni rappresentanti dell’Alto Comando dei Carabinieri Forestali, hanno effettuato un sopralluogo. La Regione ha finanziato in parte l’intervento che potrà contare anche sulle risorse del PNRR e del Programma nazionale per i cosiddetti ‘siti orfani’, in tutto circa 7 milioni di euro.

“La legge – ha commentato l’assessora all’ambiente Monia Monni - prevede che chi inquina deve pagare, ma purtroppo ci sono casi, come questo di Cava Paterno, in cui non è possibile imputare al responsabile i costi di bonifica, che quindi ricadono sulle comunità locali. Grazie alle risorse del PNRR e a quelle del Programma Nazionale dedicate alle bonifiche dei ‘siti orfani’ riusciamo ad intervenire riqualificando queste aree restituendole ai territori”.

“Per Paterno – prosegue Monni - sono stati stanziati in totale circa 7 milioni: 200 mila euro direttamente dalla Regione, 138 mila euro dal Programma Nazionale e 6,6 milioni dal PNRR, fondi che permetteranno di avviare i lavori di messa in sicurezza dell’area. I tempi non saranno brevi, ma oggi un primo risultato importante lo abbiamo ottenuto con l’apertura dei cantieri. Il tema legato al ripristino ambientale di aree compromesse è una delle priorità per la Regione. Vorrei infatti ricordare che alla Toscana dovrebbero arrivare circa 5,8 milioni di euro dal Programma nazionale siti orfani e altri 32 milioni di euro dal PNRR, soldi che consentiranno di risolvere situazioni che si trascinano da anni. Tutela dell’ambiente e della salute sono gli obiettivi del nostro lavoro”. Infine, conclude l’assessora, “un ringraziamento per il prezioso lavoro svolto in questi anni va all’Alto Comando dei Carabinieri Forestali e ad Arpat che hanno evidenziato come l’ex cava nel tempo fosse diventata un luogo per lo smaltimento illecito di rifiuti. Le infiltrazioni malavitose nella gestione dei rifiuti riguardano anche la Toscana come numerosi rapporti hanno messo in evidenza, ma tutte le istituzioni, se unite, possono dare il loro contributo per arginarle, attraverso la prevenzione e l'educazione alla legalità”.

"Una lunga vicenda che si avvia a conclusione positiva con questo primo passo – ha commentato il sindaco Borchi -. Negli anni sono stati tanti i passaggi amministrativi e giudiziari, con le indagini che sono giunte a scoprire nell’ex cava una discarica non autorizzata di rifiuti pericolosi e non pericolosi. Una sfida importante a livello ambientale, gestionale ed economico, che continuiamo a sostenere con l'aiuto della Regione". “Dopo anni di indagini, processi e condanne – ha detto Impallomeni - si realizza uno dei principali obiettivi di mandato dell'amministrazione comunale. Oggi inizia il primo vero passo per la messa in sicurezza grazie a fondi regionali che dovranno essere restituiti dal comune di Vaglia”.

L’area dell’ex cava (dove di fatto le attività legate alla produzione di calce sono terminate nel 2005) ha visto avvicendarsi negli anni varie società. Il Comune di Vaglia ha dovuto attivarsi per l’avvio delle attività di messa in sicurezza ambientale dopo che i privati proprietari dell'area non hanno dato seguito alle ordinanze emanate dal Comune stesso. In tutta la zona dell’ex stabilimento, comprese le aree retrostanti ed il sito di estrazione, è avvenuto lo smaltimento illegale di rifiuti di vario genere e con diverse modalità. Ora grazie alle risorse stanziate dalla Regione Toscana e dal Governo tramite il Pnrr per “I siti orfani”, il Comune di Vaglia, come soggetto attuatore, potrà procedere alla messa in sicurezza del sito, all’individuazione degli interventi di caratterizzazione, all’analisi di rischio, e alla progettazione e messa insicurezza permanente della discarica di Paterno.