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20 settembre 2016
18:31

Migranti, Università e Fondazione Opera Santa Rita formano operatori per l'accoglienza

FIRENZE - "Davvero una bella iniziativa, perché è oramai chiaro che l'immigrazione è un fenomeno che ci accompagnerà anche in futuro, ma è anche altrettanto evidente che l'accoglienza non si improvvisa ed ha bisogno di professionalità specializzate". 

L'assessore alla presidenza e all'immigrazione Vittorio Bugli plaude all'iniziativa messa in campo dalla Fondazione Onlus Opera Santa Rita d Prato, che assieme all'Università di Firenze ha promosso un master sull'accoglienza dei migranti, un corso di due anni per approfondire le normative, le politiche di integrazione sociale e gli aspetti anche sanitari che chi fa accoglienza e opera a sostegno di chi scappa delle guerre e dalla fame deve tener di conto, nel gestire il fenomeno ma anche nel programmarne la gestione. Un vero master interdisciplinare, con il coinvolgimento  della facoltà di medicina, sociologia e giurisprudenza.

La Fondazione pratese da anni oramai si occupa, attraverso Coop 22, della gestione dei richiedenti asilo e c'è tempo fino al 30 settembre per presentare la domanda di ammissione al corso:  il 31 ottobre si chiuderanno invece le iscrizioni vere e proprie (info on line).

Oggi Bugli non è potuto essere presente alla presentazione dell'iniziativa che c'è stata a Prato. Ma ha inviato un saluto, non formale.  "L'immigrazione è un tema molto serio e non si può nascondere che sia  una questione anche assai complessa – spiega l'assessore -  Per questo la formazione diventa  importante".  Ben venga dunque un master universitario. "Ma ben venga – ha aggiunto – anche l'altro progetto su cui la Fondazione sta lavorando e che riguarda, sugli stessi temi, la formazione di operatori non laureati. Due corsi di grande aiuto per chi opera nel settore, pubblico e privato".

"Dall'emergenza – ha concluso - dobbiamo passare progressivamente (ma velocemente) ad una seconda fase, quella in cui l'accoglienza diventa l'occasione per costruire qualcosa di diverso, in cui chi arriva si integra e inizia ad autogestirsi. E da criticità può diventare anche un'opportunità: per tutti e la crescita di tutti".