Agroalimentare
Ambiente
18 gennaio 2011
14:37

Montedoglio, Salvadori a Roma: 'Ripristino rapido della diga per garantire popolazione e acqua'

FIRENZE - Si svolto oggi a Roma nella sede dell'Eiut, l'Ente irriguo Umbro-Toscano, l'incontro con gli assessori regionali della Toscana, Gianni Salvadori, e dell'Umbria, Fernanda Cecchini. Per il Ministero era presente, Giuseppe Serino, commissario straordinario dell'Ente Irriguo Umbro Toscano, che gestisce l'invaso.

All'uscita dall'incontro, il primo in sede nazionale dopo l'incidente del 29 dicembre scorso, l'assessore Salvadori ha definito "interlocutorio" l'incontro stesso. "Non sono stati ancora chiariti ha detto Salvadori i nodi centrali sui quali le Regioni hanno puntato l'attenzione e che riteniamo fondamentali. Tuttavia ha aggiunto l'assessore toscano - c' l'impegno per un nuovo incontro che stato calendarizzato per il prossimo 8 febbraio e in quella sede ci auguriamo di poter avere le risposte alle nostre richieste, che in sede romana abbiamo riproposto con forza".

Al primo punto le Regioni hanno posto la necessit di lavorare con celerit , fatti salvi i tempi necessari alla Magistratura per svolgere le indagini sulla dinamica e le responsabilit dell'incidente, per il ripristino dei manufatti, garantendo le popolazioni e l'approvvigionamento idropotabile e irriguo ai territori interessati. "Ricordo sottolinea Salvadori che questa diga serve 2 Regioni, 3 province e solo per l'uso idropotabile, ben 15 comuni. Comuni che diventano un numero ancora maggiore per l'uso irriguo. Questi numeri aggiunge bastano a dare un'idea dell'importanza di questo invaso e di quanto sia necessario e urgente lavorare per il suo completo ripristino. In attesa che la magistratura svolga il suo compito ha detto ancora Salvadori - si pu utilmente lavorare alla progettazione e su questo abbiamo ricontrato la convergenza di tutti."

Salvadori ha inoltre ribadito le altre richieste gi formulate dalle Regioni. La prima che la diga e le opere primarie di adduzione che ne derivano restino di propriet del demanio statale e che gli interventi siano a carico dello Stato. La seconda riguarda la necessit di un comitato di sorveglianza che sia rappresentativo di tutti gli enti interessati: Regioni, Province e Comuni. La terza riguarda un percorso condiviso per la creazione di un nuovo Ente che subentri all'attuale, da tempo commissariato, che prenda in carico la gestione del bacino e la distribuzione dell'acqua per uso sia idropotabile che irriguo.

"Come prima cosa ha concluso Salvadori riteniamo che si debba garantire sicurezza alle popolazioni interessate, garantendo anche la necessaria serenit per l'approvvigionamento dell'acqua per tutti gli usi, idropotabile e irriguo. Riteniamo per altrettanto fondamentale per il futuro, che le Regioni e lo Stato prendano in carico l'indirizzo di un ente, quale l'Ente Irriguo Umbro-Toscano, che gestisce ben 4 dighe, tre delle quali in Toscana (la diga di Montedoglio sul Tevere, la diga sul Sovara e la diga del Calcione sul Foenna) e una in Umbria (la diga di Casanuova sul Chiascio), opere di importanza strategica sul territorio regionale."

Nel pomeriggio di oggi l'assessore Salvadori ha riferito in Consiglio regionale l'esito dell'incontro romano rispondendo alle 4 interrogazioni presentate (Lega, Udc, portavoce dell'opposizione e Fed. Sin-V.) sui fatti che riguardano la diga di Montedoglio.