Salute
25 febbraio 2011
12:49

Morte in culla, in Toscana negli ultimi due anni non ha superato lo 0,3 per mille

FIRENZE - "Se in Toscana la mortalit per Sids si ridotta, non superando negli ultimi due anni lo 0,3 per mille, cio i livelli minimi internazionali - dice l'assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia -, questo lo si deve all'impegno congiunto di tutte le componenti che ruotano intorno al percorso nascita: oltre all'assessorato al diritto alla salute, il Centro regionale Sids del Meyer, l'associazione Semi per la Sids, i pediatri di famiglia e quelli che lavorano nei punti nascita, le ostetriche, gli infermieri. All'associazione delle famiglie, di cui si celebrano oggi i vent'anni di attivit , va il mio ringraziamento per il suo ruolo nel sostenere i genitori, promuovere la ricerca scientifica, sostenere le campagne per la riduzione del rischio". L'assessore Daniela Scaramuccia parteciper domani, alle ore 12, al convegno "1991-2011. 20 anni di attivit dell'associazione Semi per Sids onlus", che si terr per l'intera giornata (dalle 9.30 alle 18) nel Salone Brunelleschi dell'Istituto degl'Innocenti, per ricordare, appunto, i vent'anni dell'associazione

La Sids (Sudden Infant Death Syndrome, sindrome della morte in culla) tra le principali cause di morte nel primo anno di vita nei Paesi industrializzati. La maggior parte delle morti per Sids si verifica durante i primi 6 mesi di vita, con un'incidenza massima tra il secondo e il quarto mese. Condizioni associate a un maggiore rischio di Sids sono il sesso maschile, la nascita pretermine e/o il basso peso alla nascita, la posizione prona o di fianco durante il sonno, l'eccessiva copertura della testa, l'esposizione a elevate temperature ambientali e al fumo di sigaretta. Nei Paesi dove vengono attuate le campagne di riduzione del rischio, l'incidenza della Sids si ridotta di oltre il 50%, aggirandosi attualmente intorno allo 0,5 per mille. Il Centro regionale per lo studio e la prevenzione della Sids della Toscana stato il primo in Italia, e svolge tuttora un ruolo di guida a livello nazionale.

Nel 2011, la Regione porter avanti gli interventi gi avviati negli anni scorsi per conoscere sempre meglio il fenomeno e ridurre ancora la mortalit per Sids: un percorso formativo rivolto agli operatori impegnati nel percorso nascita, ai pediatri, al personale del 118 e del pronto soccorso; le azioni informative che coinvolgono il 100% dei nuovi nati in Toscana (colloquio, distribuzione dei d pliants, corsi di preparazione alla nascita, questionario); la stesura di linee guida per monitorare e valutare la campagna di riduzione del rischio Sids.