Internazionale
10 ottobre 2011
17:11

Nave attaccata dai pirati somali, Rossi: 'In stretto contatto con la Farnesina'

FIRENZE "I nostri uffici sono in contatto con l'unit di crisi della Farnesina e si sono subito attivati dopo che abbiamo saputo che una nave toscana era stata attaccata e probabilmente catturata dai pirati somali". E' quanto spiega il presidente della Toscana Enrico Rossi, che si augura anche che la situazione possa rapidamente risolversi per il meglio.

Sono sette gli italiani a bordo della Montecristo, nave dell'armatore livornese D'Alesio Group. Un paio - l'ufficiale di coperta Stefano Mariotti e l'allievo ufficiale Luca Giglioli - abitano a Livorno. Il comandante di Venezia. Altri quatto sono originari di Sardegna, Campania e Trentino Alto Adige. Gli altri sedici membri dell'equipaggio sono ucraini e indiani.

La nave era partita dal porto di Liverpool e avrebbe dovuto raggiungere il Vietnam con un carico di ferro. E' una grande nave portarinfuse, con quattro gru e cinque stive, che era stata consegnata alla compagnia appena lo scorso giugno dai cantieri coreani della Hyundai per solcare le grandi rotti internazionali.

Alle 6.45 di stamani, dopo che la nave di scorta giapponese si era allontanata e la nave aveva fatto il suo ingresso nel Oceano indiano, sono entrati in azione i pirati.

Ogni anno in quel tratto di mare del corno d'Africa transitano duemila navi italiane e dall'inizio dell'anno sono gi stati 266 gli attacchi dei pirati, settanta in pi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, secondo quanto attesta il rapporto dell'International Maritime Bureau della Camera di commercio internazionale. Del 60 per cento degli attacchi sono responsabili i pirati somali. L'ultima nave sequestrata era stata a luglio l'"Anema e core" di una compagnia di Torre del Greco in Campania. Sono invece ancora in ostaggio i sei italiani dell'equipaggio della "Savina Carylyn", cargo dei fratelli D'Amato assaltato dai pirati somali, grossomodo nello stesso braccio di mare, nove mesi fa. Stessa sorte per la Rosalia D'Amato, sequestrata alla fine di aprile.