Istituzioni
5 giugno 2012
9:34

Nencini: 'Bene le Unioni di Comuni. Prossimo passo le aree metropolitane'

FIRENZE - Occorre accelerare sullo sviluppo dell'area metropolitana, possibile risposta a 'mali' storici della Toscana e agli acciacchi nuovi che sta creando la crisi economica. Lo sottolinea l'assessore alle riforme e al rapporto con gli enti locali Riccardo Nencini.

La legge sul riordino istituzionale approvata a gennaio sta dando i primi frutti. Ha permesso il superamento delle comunit montane; comincia ad essere utilizzata per formare altre unioni di Comuni, ma anche per fondere insieme pi comuni (non solo piccoli). "E' una novit per la Toscana del municipalismo dice l'assessore In posizione di testa c' Incisa e Figline Valdarno, ma se ne discute anche all'Elba e in parti dell'Amiata".

"Avere comuni pi grandi significa contenere i costi e valorizzare l'efficacia dei servizi. E' un passo in avanti - spiega -, ma ora occorre dare un'altra accelerata sul fronte delle aree metropolitane, per risolvere il grande problema della Toscana contemporanea che , come spiega anche l'Irpet, la carenza di citt , intese nella loro dimensione ed accezione europea". Alla carenza di 'citt ' e di rapporti tra il centro e l'hinterland per l'assessore si pu supplire infatti aumentando i servizi a rete. E la prima rete da definire dovrebbe essere quella che corre lungo l'asse tra Firenze, Prato e Pistoia.

Appena ieri Nencini aveva incontrato gli esperti e ricercatori dell'Irpet, l'istituto regionale di programmazione economica. Stamani ne ha parlato con il presidente dell'Unioni delle province toscane, con cui, dopo questo primo confronto, torner ad incontrarsi. "La crisi economica ha messo in evidenza alcuni tratti economici e istituzionali della toscanit che vanno affrontati e corretti con decisione sottolinea - Si manifestano con preoccupazione carenza di reti urbane e di funzioni, mentre la rendita continua ad essere troppo alta (come l'et di chi risiede accanto a noi). Necessitano alta formazione, sviluppo di funzioni superiori e migliore accessibilit internazionale".

"Una prima possibile risposta conclude - potrebbe essere la realizzazione di un'area metropolitana larga, definendo un nuovo e pi alto punto di equilibrio istituzionale a partire dall'asse tra Firenze, Prato e Pistoia, dove si susseguono tre province, quattro citt con Empoli e il popoloso hinterland fiorentino. Un inizio necessario per poter poi affrontare il tema delle aree vaste nel resto della Toscana ed avere istituzioni pi autorevoli nel rapporto con l'Italia e nelle relazioni internazionali".