Internazionale
Economia
24 ottobre 2012
16:39

Nessun passo indietro sul centro di ricerca italo-cinese

FIRENZE - Sul centro di ricerca italo-cinese la Regione Toscana va avanti. Si potr fare all'ex-Creaf, magari con minori spazi a disposizione, oppure altrove. Ma si far . Ieri la Provincia di Prato ha annunciato un nuovo corso per il centro di via Galcianese: non pi solo ricerca ed alta formazione, ma vetrina per le aziende, luogo di incontro tra imprese ed incubatore di startup, sotto la regia del Polo di Navacchio. Un cambio di strategia non incompatibile con il centro di ricerca, spiega Vinicio Biagi, responsabile della Regione per il progetto Prato. Di questo hanno avuto conferma dalla Provincia. "Quanto al Polo di Navacchio, fu lo stesso presidente Rossi a suggerire di attivare una collaborazione - ricorda Biagi -, con l'obiettivo di far fare un salto di qualit decisivo all'attivazione del Centro.

Per la Toscana la collaborazione con la Cina sui temi della ricerca rimane dunque un'opportunit (non solo per il tessile) e il centro, gi oggetto di un accordo e di un memorandum d'intesa con il ministero cinese e la provincia dello Zheijang firmati un anno fa, rimane in piedi. Le titubanze sollevate da una parte del mondo imprenditoriale riguardo il rischio di svendere il patrimonio di conoscenze del tessile pratese sarebbe solo un equivoco. Ci saranno per questo ampie garanzie, a partire dalla partecipazione di tecnici indicati o suggeriti dalle imprese del territorio. Intanto si aspetta una proposta da Prato.

Alla fine di luglio la maggioranza dei soci del Creaf, ovvero la Provincia e tutti i comuni eccetto Prato, avevano firmato un'intesa impegnandosi a collaborare con la Regione per la realizzazione del centro. Dovevano inviare entro la fine di settembre una proposta operativa, con tanto di struttura organizzativa, costi e fabbisogni finanziari. A quel punto, se la proposta fosse stata ritenuta adeguata agli accordi gi sottoscritti con le autorit cinesi, il progetto sarebbe andato avanti. La Provincia dello Zhejiang si impegnata a finanziare il centro e l'attivit congiunta di ricerca con quasi 700 mila euro in due anni, altrettanto ci metter la Toscana.

"La proposta, alla luce anche del nuovo assetto e delle nuove attivit del Creaf, arriver nel giro di un paio di settimane" assicurano dagli uffici della Regione. Gi altri sono comunque interessati. Ci sono rapporti con pezzi di universit , con istituti del Cnr e con centri di ricerca locali, anche pratesi.