Agroalimentare
Territorio e Paesaggio
3 marzo 2014
18:30

Nuovo regolamento sul vivaismo, Salvadori: "Norme chiare e meno burocrazia"

FIRENZE - La giunta regionale toscana ha approvato il regolamento di attuazione della legge del 2012 di sostegno al vivaismo: un testo che chiarisce quando un'area pu essere considerata vocata, anche se spetter alle Province identificare le singole zone, un testo che dice che gli annessi potranno essere alti fino a nove metri, fissando una volta per tutte criteri unici e chiari validi in qualsiasi comune, un regolamento che, al di l delle aree vocate, fissa condizioni per le coltivazioni in vaso a cielo aperto e che elenca anche i primi criteri a cui si dovr ispirare il verde pubblico delle citt , rinviando per ulteriori dettagli alla nuova legge regionale di governo del territorio in approvazione.

"Si tratta di un regolamento atteso per un settore importante della nostra economia" sottolinea l'assessore all'agricoltura della Toscana Gianni Salvadori. "Il vivaismo spiega uno dei settori dell'agricoltura toscana pi dinamici: con meno di seimila ettari di superficie utilizzata realizza circa un terzo della produzione lorda vendibile". Numeri importanti, oltre duemila aziende in gran parte concentrate nel pistoiese e una significativa propensione all'export e all'innovazione. "Con questo regolamento cerchiamo di aiutare questo settore fissando norme pi chiare e semplificando alcune procedure - aggiunge Salvadori Garantiamo anche pi sicurezza nei luoghi di lavoro, come nel caso degli annessi".

Aree vocate con almeno 80 ettari e annessi alti fino a nove metri - Cos , se spetter alle Province identificare eventuali nuove aree a vocazione vivaistica, la Regione chiarisce intanto che queste zone dovranno coinvolgere almeno 80 ettari e dunque un apprezzabile numero di aziende. Dovr essere soppesata anche l'importanza economica del settore e la presenza di strade e collegamenti adeguati. Gli annessi agricoli delle aree vocate, che potranno essere alti fino a nove metri mitigandone magari l'impatto sul paesaggio con l'impiego di verde, aiuteranno e renderanno anche pi sicuro lo spostamento di piante ad alto fusto, la cui domanda in crescita e costituisce una voce importante per i bilanci delle aziende.

Vademecum per le coltivazioni in vaso - Viene definito, una volta per tutte, anche come si realizzano gli impianti in campo delle coltivazioni in vaso, i quali garantiscono una riduzione dei consumi di acqua e dell'uso dei concimi. Il regolamento spiega quali materiali si potranno stendere sul terreno.

Cos il verde in citt - L'ultimo capitolo riguarda il verde urbano nelle citt , da riqualificare. Il regolamento porta infatti la firma, assieme a quella dell'assessore all'agricoltura, anche della collega Marson all'urbanistica e territorio. La Regione suggerisce ai Comuni la creazione di boschi urbani e barriere verdi lungo le strade pi trafficate. Consiglia anche la realizzazione di tetti verdi e giardini verticali, che migliorano il microclima delle citt ma aiutano a tenere sotto controllo anche i consumi energetici degli edifici. Certo sono auspicabili alcune accortezze: come la scelta di piante adatte all'habitat originario e che non costringano d'estate ad un eccessivo dispendio di acqua, oppure di piante che non fioriscano tutte nelle stesso periodo, in modo da tenere sotto controllo il livello dei pollini nell'aria. Poche norme generali, di buon senso in alcuni casi, che saranno integrate dalla nuova legge regionale sul governo del territorio.