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16 novembre 2016
9:21

Operazione legalità a Prato, plauso di Rossi a Procura e Guardia di Finanza

FIRENZE - All'alba di stamani la procura di Prato ha fatto scattare un'operazione con oltre cento perquisizioni in case ed abitazioni e in studi di professionisti, in Toscana ma anche nel resto del Paese. I reati contestati sono "associazione a delinquere finalizzata alla sistematica attività di permanenza, in condizioni di illegalità, di cittadini cinesi sul territorio nazionale" (aggirando o violando la normativa fiscale, previdenziale e della sicurezza sui luoghi di lavoro); falsità ideologica nel rilascio di rinnovi di permessi di soggiorno; immigrazione clandestina.
 
"Il 1 dicembre del 2013, giorno del tragico rogo della Teresa Moda a Prato, in cui sette operai cinesi (cinque uomini e due donne) morirono nel rogo della fabbrica dove lavoravano ma anche vivevano, è stato lo spartiacque" ha detto il presidente Rossi commentando a caldo la notizia. "Da allora l'impegno istituzionale si è rafforzato con attività di prevenzione, controllo, percorsi paralleli di rientro e di 'affiancamento'", ha continuato. "Non devono esistere zone franche, i diritti dei lavoratori sono al centro della nostra politica ed è per questo oggi plaudo all'iniziativa della Procura di Prato e della Guardia di Finanza che con la loro attività di repressione ci consentono di lavorare meglio affinché emerga dall'illegalità il valore di un'economia sommersa che Irpet stima aggirarsi intorno al miliardo di euro l'anno".

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