Salute
29 settembre 2011
17:20

Ospedale di qualità? Quello che ruota intorno al paziente

VIAREGGIO (LU) - "Ospedale piccolo o grande? Tutti e due, direi. Perché il cittadino ha il diritto di essere preso in carico e in cura "sotto casa, e anche di poter andare dove può ricevere in sicurezza le cure migliori per la sua patologia". Subito dopo l'inaugurazione del Festival della Salute, l'assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia ha preso parte al talk show sull'"Ospedale di qualità", condotto da Patrizio Roversi, che questa volta da "turista per caso" si è trasformato in "utente per caso" delle strutture sanitarie", toccando nel corso dell'incontro a più voci tutti gli aspetti che dovrebbero contribuire a fare un ospedale di qualità, mentre sullo schermo scorrevano le immagini dell'ospedale della Versilia.

Alla domanda di Roversi "Meglio tanti ospedali piccoli sparsi sul territorio, o pochi ospedali grandi superspecializzati?", l'assessore Scaramuccia ha risposto che sono necessari entrambi, con competenze diverse: "Il problema non è ospedale piccolo-ospedale grande – ha chiarito - Piuttosto, è importante che chi ci cura abbia esperienza e competenza, abbia visto un certo numero di casi. Un esempio: in Toscana siamo riusciti a dimezzare la mortalità neonatale perché abbiamo chiuso i punti nascita con un numero insufficiente di nascite l'anno. Certo, sono importanti anche i tempi di attesa – ha proseguito Scaramuccia – ma io invito sempre a guardare gli indicatori di risultato piuttosto che gli indicatori di processo. E allora, per esempio, in Toscana abbiamo il più alto tasso di longevità, la più bassa mortalità perinatale, la miglior sopravvivenza alle patologie oncologiche. Sono questi i risultati che contano. E poi, la qualità dei nostri ospedali non deve essere poi tanto male, se una rivista come TXT ha deciso di dedicare agli ospedali toscani un numero monografico".