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4 settembre 2018
7:34

Ottanta anni fa le leggi razziali, il 5 settembre a San Rossore per non dimenticare

FIRENZE - Professori ed accademici annunceranno le scuse per quell'avvallo alle leggi razziali fasciste del 1938, accolte nel silenzio complice quando non sostenute scientificamente a spada tratta. La Regione, assieme ai giovani della comunit ebraica, stringeranno invece in un abbraccio e si confronteranno su diritti e integrazione con le seconde generazioni di immigrati che vivono oggi in Toscana.

Accadr mercoled 5 settembre alla Tenuta di San Rossore a Pisa, lo stesso luogo dove ottanta anni fa il re Vittorio Emanuele III firmava le leggi antiebraiche, che codificavano in norma una tesi sostenuta appunto da numerosi cattedratici italiani dell'epoca che al regime avevano prestato giuramento di fedelt .

Il ricordo, la memoria vigile che deve tenere insieme "l'impronta del passato (parole di Italo Calvino) e il progetto del futuro", l'approfondimento accademico, l'incontro con chi da lontano venuto a vivere in Toscana. Gli ingredienti della giornata del 5 settembre sono vari e cosa c'entrino i migranti che sono venuti a cercare in Italia la speranza di un domani migliore con la persecuzione degli ebrei e dei cos etichettati diversi' ce lo insegna Evian. Siamo sempre nel 1938, a ridosso delle Alpi sul lago di Ginevra. Stati Uniti e Societ delle Nazioni organizzarono nella cittadina termale francese una conferenza per decidere sulla sorte di decine di migliaia di profughi tedeschi e austriaci, per lo pi ebrei ma non solo. Parteciparono trentadue diversi paesi (nove dall'Europa) e nacque l il diritto dei rifugiati, ma la conferenza si chiuse con un nulla di fatto. Non fu trovato infatti alcun accordo sulle quote di accoglienza e gli ebrei, gli oppositori politici e le persone che il terzo Reich considerava non omologabili e che gi dopo l'Anschluss erano in fuga dalla Germania furono costrette a tornarsene a casa, rimpatriati. Come quella nave, tedesca, carica di profughi che arriv fin nei Caraibi ma dovette tornarsene in Europa. Solo Santa Domingo  dichiar di essere pronta ad ospitare fino a 10 mila ebrei, mentre la Bolivia, fino al 1941, ne accolse ventimila.

San Rossore  il luogo dove nel 1938 sono state firmate le leggi razziali italiane. Ma anche la tenuta dove dieci anni fa, nel meeting estivo internazionale organizzato per diversi anni dalla Regione Toscana, altri scienziati Rita Levi Montalcini, Enrico Alleva e molti altri -  hanno firmato nel 2008 il Manifesto degli scienziati antirazzisti: dieci punti del tutto  opposti, a partire dall'affermazione che le razze non esistono. Ora sar rilanciato il manifesto delle nuove generazioni italiane, scritto nel 2016 e che sogna una scuola capace di gestire la multiculturalit , di valorizzare la conservazione della cultura del paese di origine ma anche di rafforzare il legame con la cultura italiana e il sostegno di pari diritti civili e politici per tutti.

Le iniziative a Pisa e San Rossore
Il programma prevede la mattina, assieme al Comune di Pisa, la deposizione di corone di alloro alle 10.30 al cimitero monumentale ebraico di Largo Cocco Griffi e alle 11.30 alle Cascine vecchie della tenuta di San Rossore, davanti alla lapide che ricorda la firma delle legge razziali e la persecuzione degli ebrei. L interverranno la vice presidente della giunta regionale toscana Monica Barni, il sindaco di Pisa Michele Conti, il rettore dell'universit di Pisa Paolo Mancarella a nome di tutte le istituzioni universitarie coinvolte nell'iniziativa e un rappresentante dell'Ucei, l'uniione delle comunit ebraiche italiane.

Alle 12 nella sala Gronchi sempre alle Cascine Vecchie della Tenuta di San Rossore prevista una conferenza stampa in cui saranno presentate le iniziative, i convegni, i seminari e gli incontri nelle scuole - a partire dal 20 settembre e che proseguiranno nei prossimi mesi - , organizzate dalle Universit della Toscana e finanziate dalla Regione. Parteciperanno il presidente della Toscana Enrico Rossi, il sindaco del Comune di Pisa Michele Conti, la presidente dell'Unione delle comunit ebraiche italiane Noemi Di Segni, il rettore dell'Universit di Pisa Paolo Mancarella.

Dopo la conferenza stampa prevista l'inaugurazione della mostra "1938 La storia" del Museo della Shoah di Roma a cura dell'ente parco San Rossore: un ricordo sull'esclusione e poi persecuzione degli ebrei attraverso, foto, documenti e giornali in gran parte inediti. La Toscana non nuova ad iniziative sulla memoria. La Regione dal 2002 ha fatto partire dieci volte in quattordici anni un treno per Auchwitz, su cui complessivamente sono saliti settemila studenti e oltre seicento insegnanti, e negli anni pari dal 2006 ha organizzato una giornata con ottomila studenti in Toscana. Un format che ha fatto da apripista a viaggi di approfondimento analoghi in altre regioni. 

Alle 13 ci sar alla Sterpaia il pranzo con rappresentanti del mondo ebraico e i giovani rappresentanti delle comunit di immigrati presenti in Toscana, una cinquantina di persone in tutto. Dopodich sar la volta del world caf ', ovvero di un confronto partecipato sulla diversit come valore, la formazione come garanzia di rispetto delle diversit e su progetti efficaci per coinvolgere le nuove generazioni. Il world caf sar aperto da un intervento del presidente della Toscana Enrico Rossi.