Istituzioni
Firenze
21 ottobre 2023
23:59

Ottomila giovani in dieci ore per Next Generation Fest. Il gran finale della luna maratona

Tante interazioni anche sui social.  L'insegnamento di Pertini ed altri giovani antifascisti: "I valori non si barattano con la libertà. E il mondo non si cambia se si è indifferenti" 

Ottomila giovani in dieci ore per Next Generation Fest. Il gran finale della luna maratona

Alla fine sono stati più di ottomila le ragazze e i ragazzi che si sono alternati nell’arco di tredici ore sulle duemila poltrone della platea del teatro del Maggio Fiorentino: tremila in più rispetto all’anno scorso. Un successo, spia di un interessa crescente che si riverbera anche sui canali social di Regione Toscana e Giovanisì, cresciuti in questi tre mesi dal lancio dell’evento e densamente frequentati.

Le ultime due ore della lunghissima maratona iniziano, al buio, con il rumore della risacca del mare. “Mare toscano, mare dell’isola di Pianosa” avverte Bernard Dika, il portavoce del presidente della Toscana Eugenio Giani, con delega al programma Giovanisì, che torna sul palco per un ultimo monologo. Il suono delle onde che si infrangono sugli scogli serve a fare un salto indietro nel tempo e nella storia. “Era il 23 febbraio 1933 – spiega – e una madre scrive al tribunale per chiedere la grazia del figlio trentenne incarcerato, ammalato. Ma il figlio la rifiuta, perché certi valori, scrive lui a sua volta, una lettera dura in cui piange lacrime di amarezza e vergogna, valgono più della libertà: anzi, sono la libertà”.

Quel giovane antifascista, arrestato a Pisa dove viveva sotto falso nome, era Sandro Pertini, futuro padre Costituente e, molti anni più tardi, amato presidente della Repubblica italiana.

Da Pertini a Calamandrei: “La libertà è come l’aria, ci si accorge di quanto vale solo quando inizia a mancare”. Quindi una riflessione sull’importanza di studiare a scuola la storia del Novecento, quella anche più recente, sull’antifascismo espresso dalla Costituzione con il diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero e sul ripudio della guerra.

L’insegnamento di Pertini e tanti altri giovani di allora, valido ancora oggi? “Che con persone indifferenti non ci può essere un mondo diverso. Il cambiamento dipende anche da noi – dice Dika – Dobbiamo essere scomodi, spesso, e non dobbiamo girarci dall’altra parte, neppure quando riguarda fatti che succedono dall’altra parte del mondo.

Intanto tornano sul palco i presentatori del Next Generation Fest e i primi ospiti della serata. Si parla dei quotidiani e dell’importanza della informazione. Due ragazze classe 1997, Bianca Arrighini e Livia Viganò, mentre studiavano all’università hanno pensato a come rendere fruibili le informazioni sul web ai tanti giovani che i giornali hanno smesso o non hanno mai iniziato a leggerli. E’ nata così su instagram “Factanza”, che conta quasi un milione di follower under 35: sintesi e controllo delle fonti le parole d’ordine.

Tocca quindi a Carlotta Vagnoli, fiorentina, scrittrice, speaker radiofonica ed attivista femminista. Parla di violenza di genere, lei, come spiega, che è sopravvissuta ad una storia di violenza domestica ed ha deciso di parlare di questi temi nei suoi libri, alla radio, anche nelle scuole. Con voce sempre più alta, dando strumenti a chi non si rende conto di star vivendo una storia di abusi ma anche per parlare agli uomini e far risuonare, anche nelle loro orecchie, un campanello di allarme.

“Tutto spesso parte dal linguaggio – spiega -, sottovalutato. E’ lì che si annidano le prima forme di controlli. State dunque attente donne a come vi parlano, perché è dalle parole che parte il seme che sfocia poi in violenza”. “Dobbiamo insegnare agli uomini, ai ragazzi e ai bambini – conclude - che quella non è una forma di affetto”.

Nuovi ospiti si alternano sul palco: Jessica Brugali ed Emma del Toro, la prima creator e speaker di Rtl, la seconda ballerina su Tik Tok. Arriva Ermal Meta, cantante ed autore già vincitore di San Remo. Si racconta a cuore aperto. Consiglia ai giovani di non avere fretta ed ansia, ma anche di non fidarsi troppo del talento, che a votle può tradire, ma affidarsi al duro lavoro”. Poi imbraccia la chitarra e canta, in versione acustica. Le strofe si alternano a riflessioni. Si sofferma anche lui sulla violenza di genere. La platea si illumina delle luci dei telefonini ed è un ‘ovazione.

Con Michela Giraud, attrice comica, si torna a sorridere. Dopo di lei salgono sul palco Michele Molteni, creator stravangante dalle idee vulcaniche, il comico e tiktoker Giuseppe Mandrake Ninno, ancora risate con Vittorio Pettinato e quindi gran finale con il cantante emergente Olly, con il suo mix di rap e melodie accattivanti.

L’appuntamento è al 2024, per una nuova edizione di Next Generation Fest.

 

Aggregatore Risorse

Podcast

Cristina Manetti ricorda il Nobel per la pace alle donne iraniane

Alec Ross: "I pessimisti piangono le loro lacrime nei caffè"

Oltre centocinquanta colloqui di lavoro, il futuro è qui

Pardo e Borghese, insistere è la parola d'ordine

Aggregatore Risorse

Seguici su Youtube

Non hai accettato i cookie per le terze parti, guarda il video al seguente link o aggiorna le preferenze dei cookie
Non hai accettato i cookie per le terze parti, guarda il video al seguente link o aggiorna le preferenze dei cookie