Economia
Arezzo
26 ottobre 2022
16:13

Panno del Casentino, vertenza chiusa. Ora si guarda al futuro

A Soci (Bibbiena) il tavolo di crisi con il consigliere Valerio Fabiani. Annunciato il ritiro dei licenziamenti     

Panno del Casentino, vertenza chiusa. Ora si guarda al futuro

Panno del Casentino, vertenza chiusa. Ora si guarda al futuro  Quando entrano gli operai, a fine riunione, gli occhi si fanno lucidi. Hanno atteso ore,  giù a lavorare il 'panno' che si fa solo qui, unico posto al mondo. Al piano di sopra il tavolo di crisi  convocato a Soci (Bibbiena), nella Manifattura del Casentino, da Valerio Fabiani, consigliere di Eugenio Giani per lavoro e crisi aziendali. Gli occhi di tutti i presenti, in realtà, guardano un'altra era. Ci sono gli acquirenti dell'immobile, Maurizio e Luca Bellandi, proprietari della omonima azienda del ramo; presenti anche i liquidatori che  confermano l'acquisto dell'immobile e il curatore, che annuncia al tavolo il ritiro della procedura del licenziamento collettivo.

È il segnale che attendeva la Regione, che ha messo al lavoro le strutture di Arti e l'unità di crisi per sbloccare una situazione che durava dal 2018.  Fabiani ringrazia tutti "perché in poche settimane si è  risolto una situazione che durava da anni. Si apre una fase nuova: abbiamo conseguito l'obiettivo di dare un casa al panno del Casentino, salvaguardato la totale occupazione e ottenuto il ritiro della procedura di licenziamento. Siamo pronti fin da domani a guardare al futuro mettendo in campo tutti gli strumenti della Regione in un protocollo d'intesa per lo sviluppo dell'azienda, dell'indotto e del territorio".

Dalla Cgil la proposta di un'iniziativa per creare una '"filiera del panno" che raccolga tradizione centenaria e difesa dei posti di lavoro dentro una logica di sostenibilità. "Vogliamo rendere sostenibile la produzione con servizi accentrati;  pensiamo ad una rete d'impresa che raccolga tutte le aziende che entrano in questa  produzione e a una comunità energetica a tutela di lavoro e produzione" spiega  Alessandro Tracchi, segretario generale provinciale della Cgil di Arezzo.

I neo proprietari Bellandi, a fine mattina offrono da bere a tutti, operai compresi, per guardare al futuro da una tradizione vecchia di secoli.