Infrastrutture e mobilità
18 dicembre 2013
15:16

Pendolaria 2013, Ceccarelli: "Quadro positivo premia le scelte della Toscana"

FIRENZE - E' un'immagine positiva del servizio ferroviario regionale toscano quella che emerge dal rapporto Pendolaria 2013 presentato ieri da Legambiente. "Non abbiamo alcuna intenzione di abbassare la guardia - ha detto l'assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli - ma almeno abbiamo la consapevolezza che la battaglia che il presidente Rossi e io stiamo facendo per migliorare un servizio che oggi il migliore a livello nazionale. Quello che emerge dal rapporto un quadro che premia le scelte fatte dalla Toscana che, insieme alla Lombardia, viene descritta come il lato buono del trasporto pubblico su rotaia in Italia e fa piacere leggere queste cose in un rapporto dove di solito non si perdona niente a nessuno".

Secondo l'analisi dell'associazione ambientalista la Toscana una delle Regioni italiane in cui il numero degli utenti del servizio ferroviario in aumento (con i suoi circa 80.000 pendolari e 754 treni regionali ( che nel frattempo sono divenuti 824), la Toscana tra le prime quattro regioni italiane in cui si concentra la maggiore domanda di trasporto pendolare, preceduta solo da Lombardia, Lazio e Campania), non sono state chiuse linee (scelta, invece, assunta da
altre importanti realt come il Piemonte e la Campania), con la Lombardia la Regione che pi ha investito nel settore in generale e nel rinnovo del parco rotabile in particolare (investiti nel solo 2012 oltre 50 milioni di euro nel servizio e 22,3 milioni per nuovi mezzi rotabili, che sono diventati ben 80 nel servizio e 129 nei nuovi treni nel 2013).

Altro fattore estremamente positivo evidenziato dal rapporto che nessuna delle 10 linee peggiori d'Italia toscana. Il riferimento alla linea Porrettana, riportato in alcuni resoconti, errato in quanto la tratta inclusa nella lista dei 10 peggiori servizi quella Bologna-Porretta e non la Porretta-Pistoia. Si ricorda che sul tratto toscano della Porrettana, la Regione sta lavorando con il sistema locale per un servizio che integra ferro e gomme, con Pracchia come nodo di smistamento, ovvero la soluzione auspicata da Legambiente.

Tra i fattori evidenziati da Legambiente, anche il fatto che la Toscana stata l'unica Regione italiana a introdurre il criterio della progressivit nell'aumento del prezzo dei biglietti. In pratica, in tutte le Regioni il taglio dei fondi statali ha portato ad aumentare le tariffe, ma in Toscana stata sperimentata la tariffa Isee, caso unico nel panorama nazionale, che esenta dagli aumenti chi ha un reddito familiare certificato inferiore a 36.000 euro.

Legambiente sottolinea inoltre che la Toscana, l'Emilia Romagna e la Lombardia sono state le uniche tre Regioni ad aver anticipato risorse del proprio bilancio per fronteggiare i tagli governativi e ed evitare la necessit di una drastica riduzione del servizio o la chiusura di alcune linee.

Sono inoltre apprezzate sia la disponibilit al dialogo con l'utenza, che l'attenzione agli aspetti di 'qualit del servizio' (pulizia, modernit dei convogli, frequenza). Si sottolinea in particolare l'importanza dei contratti di servizio, ribadendo che soltanto Toscana, Emilia Romagna e Lombardia hanno previsto nei loro contratti forme di controllo che permettono di recuperare - tramite penali - soldi da Trenitalia e trasformali in bonus o servizi aggiuntivi in favore dei pendolari.

Da segnalare, purtroppo, un'inesattezza contenuta nel rapporto che riguarda la linea Faentina via Vaglia, che fortunatamente da molti mesi non rientra pi tra le linee con minore affidabilit , ma grazie al Piano antiritardi messo in campo dalla Regione, ha una puntualit superiore al 90%, equivalente a quella di una linea elettrificata. Inoltre un netto miglioramento della qualit e dell'affidabilit del servizio stato dato dalla sostituzione dei vecchi treni con i nuovi Minuetto.