Territorio e Paesaggio
17 maggio 2014
13:11

Per presidente Regione il 2014 anno di sfida per i Consorzi di bonifica

FIRENZE Il 2014 sar un anno di sfida per i 6 nuovi Consorzi di bonifica toscani, chiamati a dimostrare ai cittadini le loro capacit e a mostrare ai toscani la bellezza della bonifica.


E' questo uno dei passaggi dell'intervento che il presdiente della Regione Toscana ha tenuto questa mattina a Firenze a Palazzo Sacrati Strozzi all'apertura della seconda giornata del Convegno "Si scrive bonifica, si legge Toscana pi sicura" promosso da Urbat (l'Unione regionale per le bonifiche, l'irrigazione e l'ambiente della Toscana) e dall'Anci.


Il presidente ha sottolineato come negli ultimi anni la Regione ha destinato 50 milioni di euro l'anno alla tutela del territorio, destinandone 15 proprio ai Consorzi. Se a questi si aggiungono i 50  che provengono dal recupero di fondi non spesi in passato e i 65 che arrivano dalle cartelle pagate dai cittadini, si arriva ad una possibilit di spesa pari a quasi 130 milioni di euro l'anno, una cifra tutt'altro che trascurabile.
Citando Leonardo da Vinci il presidente della Regione ha detto che in questa materia non conta "la genialit del momento, ma il perseverare", annunciando l'intenzione di non aumentare i contributi ma di estendere nel 2015 la base contributiva facendo in modo che le cartelle arrivino a chi finora non le ha pagate pur godendo degli interventi di tutela.


In un altro passaggio del suo intervento ha osservato come in Italia ci siano 42 miliardi di euro di fondi comunitari non spesi, e ha invitato a guardare a chi non li ha impiegati, affermando che se trasferissero 2 dei 42 miliardi alla Toscana, noi saremmo capaci di spenderli perch purtroppo ci sono due Italie, una efficiente e una meno che quando non funziona, va commissariata. Al Governo ha chiesto invece di aggiungere altri 50 milioni di euro l'anno per la Toscana a quelli messi a disposizione dalla Regione e di chiedere a Bruxelles che queste cifre siano collocate al di fuori dei vincoli del patto di stabilit , un appello ripreso dal capo dell'Unit di missione del Governo contro il dissesto idrogeologico, presente al convegno, che ha annunciato che il Governo avanzer questa richiesta.


Per il presidente della Regione dopo la legge che ha sancito la riduzione da 13 a 6 dei Consorzi di bonifica toscani le cose si sono rimesse in moto e la manutenzione di fiumi, fossi e canali sta migliorando, perch le bacchette magiche non servono, mentre indispensabile che perseverino nell'assolvere alla loro missione fondamentale che quella di svolgere la manutenzione ordinaria. Su questo verranno giudicati dai cittadini.


In Toscana i Consorzi si occupano di 1.750 chilometri di argini, dell'irrigazione di 13.200 ettari, di 65 idrovore, 8 invasi ad uso irriguo con una capacit di 9,7 milioni di metri cubi, 102 casse di espansione e di 65.000 opere ed impianti, utilizzando l'80% dei contributi per interventi sul territorio e garantendo quella che hanno definito un'opera di "prevenzione civile".