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2 aprile 2015
14:28

Piazzaliberatutti, un progetto partecipato per la rinascita di piazza Vettori a Firenze

FIRENZE - Piazza Vettori a Firenze come le piazze e le vie di New York, accomunate da un percorso di rinascita incentrato sulla partecipazione dei cittadini che potranno contribuire con suggerimenti e idee. "Anzi, con un valore aggiunto in pi nel caso del progetto toscano sottolinea l'assessore alla partecipazione della Toscana, Vittorio Bugli -: perch a differenza del "New York City Plaza Program" che mira a trasformare parti di citt degradate e sottoutilizzate in spazi pubblici vivi e vissuti, il progetto "Piazzaliberatutti" per Piazza Vettori parte dal basso ed promosso da un'associazione". Prevede anche una futura collaborazione nella gestione dello spazio.

Il progetto stato presentato stamani a Firenze. "Si tratta di un percorso in linea con la rivoluzione che la Regione ha lanciato lo scorso settembre con la piattaforma Open Toscana dice l'assessore -: un modello di pubblica amministrazione che esce dalla logica dello sportello ed entra in quella della collaborazione". In questo caso con i cittadini che abitano una parte della citt e che propongono idee e strumenti per migliorarla. "Un modello da replicare aggiunge -, convinti che i cittadini siano gli attori principali e pi indicati per proporre soluzioni".

"Piazzaliberatutti", promosso dall'associazione "Save the City" e condotto da Sociolab con il supporto tecnico di Projekto, uno dei percorsi partecipativi finanziati dalla Regione attraverso l'Autorit regionale per la promozione della partecipazione. Il confronto durer sei mesi. L'obiettivo offrire nuove prospettive ad un luogo a ridosso del centro della citt immediatamente al di l dell'Arno, spazio oggi degradato e sotto utilizzato. Si parte dalle lettura del luogo e delle frequentazioni fino alla raccolta di idee e il lancio di un bando per la manutenzione e animazione, con l'amministrazione comunale che partecipa al laboratorio di progettazione partecipata per offrire un supporto tecnico sulla fattibilit delle soluzioni proposte.

"Entriamo in una fase nuova conclude e ribadisce Bugli -: da una partecipazione intesa come mediazione del contrasto ad una partecipazione per proporre cose e gestirle".