Economia
Lavoro
7 maggio 2015
14:07

Piombino, oggi al Mise la firma dell'Accordo di Programma per la riconversione industriale

FIRENZE La reindustrializzazione di Piombino entra nel vivo. L'Accordo di Programma per il Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale (PRRI) dell'area di crisi industriale complessa di Piombino stato firmato oggi al ministero dello Sviluppo economico. 
 
La firma consente di dare il via alla parte operativa, ovvero al Progetto di riconversione e riqualificazione industriale dell'area di Piombino (Prri), dopo il riconoscimento di area di crisi complessa.
 
A sottoscrivere l'accordo sono stati Regione Toscana, con l'assessore alle attivit produttive credito e lavoro, Comune di Piombino, Provincia di Livorno, Autorit portuale di Piombino, i ministeri dello Sviluppo economico, del Lavoro, delle Infrastrutture e Trasporti, dell'Ambiente ed Invitalia (Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa).
 
L'accordo consente anche di dare il via all'avviso (tecnicamente pre call) che sar pubblicato a cura di Invitalia, rivolto alle aziende che vogliono insediarsi nell'area.
 
Il PRRI Obiettivo del Prri quello di costruire le condizioni favorevoli all'insediamento di nuove attivit in grado di creare nuova occupazione, non soltanto nell'area portuale ma anche in altre zone, che potranno essere destinate a nuovi insediamenti industriali.
Si tratta di una sorta di piattaforma condivisa per la siderurgia toscana, che trova il suo punto di partenza nell'accordo di programma sottoscritto nell'aprile 2014 presso il Ministero dello sviluppo e che, nel complesso, prevede 240 milioni di investimento di Regione e Governo.
L'accordo firmato oggi definisce i molteplici aspetti (ambientali, infrastrutturali e energetici, urbanistici) e le risorse previste per interventi e incentivi per la reindustrializzazione e la riconversione produttiva dell'area portuale e del polo siderurgico. 
Le risorse Si tratta di oltre 50 milioni di risorse, di cui 33 di incentivi regionali, cui si aggiungono altri 20 milioni di competenza del ministero dello sviluppo economico.
L'accordo recepisce il complesso degli interventi, molti dei quali gi messi in campo. 
Interventi gi partiti Una a delibera approvata dalla giunta ha definito le aree di crisi (oltre a Piombino, anche Livorno e Massa Carrara) e stabilito formalmente che in tutti i bandi per interventi o aiuti a sostegno del tessuto produttivo regionale, siano inserite corsie preferenziali per le imprese insediate in questi territori. Secondo le caratteristiche dell'intervento o dell'aiuto, questa corsia preferenziale pu concretizzarsi in una riserva di risorse, o nell'attribuzione di un punteggio aggiuntivo. La previsione era gi inserita in alcuni dei bandi usciti nei mesi scorsi. Ora lo sar automaticamente in tutti e non solo nel settore manifatturiero.
Nella finanziaria regionale sono inoltre previsti abbattimenti Irap. Per l'occupazione, stato stanziato mezzo milione per ciascuna delle tre aree di crisi, per interventi a favore delle imprese che assumono o stabilizzano lavoratori, disoccupati, laureati, donne ecc.
Ancora, le tre aree avranno la priorit nei bandi, di prossima pubblicazione, per i Lavori di pubblica utilit , per i quali stato destinato complessivamente 1 milione. Premialit specifiche e una riserva finanziaria di 200 mila euro sono state previste, nell'ambito della formazione continua, per la riqualificazione dei lavoratori di aziende insediate in aree di crisi.
Informazione Nei prossimi giorni Regione Toscana e Invitalia avvieranno una campagna di iformazione sul territorio per illustrare le opportunit alle imprese interessate.