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19 aprile 2012
14:17

Pirogassificatore, Rossi: 'Il diritto deve prevalere'

FIRENZE - "La Toscana ha un pezzo del suo futuro nella chiusura delle filiere produttive. Il caso del pirogassificatore di Castelfranco di Sotto emblematico. Noi siamo impegnati a far s che in Toscana una impresa che vuole investire e ha tutti i permessi a posto possa partire in tempi rapidi. Lo sviluppo non pu essere solo rendita e case per il buen retiro dei turisti".

Cos il presidente Enrico Rossi ritornato oggi ad affrontare, nel corso di un incontro con la stampa, il problema dell'impianto proposto dalla Waste Recycling e progettato dalla NSE Industry, il cui progetto bloccato da una sospensiva del Tar, che la Regione stessa ha impugnato di fronte al Consiglio di Stato. Il presidente ha dato la parola anche ai progettisti dell'impianto. "Quello che mi colpisce di pi di questa vicenda - ha proseguito il presidente Rossi - che la Waste Recycling ha affidato il progetto a un gruppo di giovani ingegneri che, dopo aver fatto esperienza all'estero, sono ritornati in Italia con una idea fortemente innovativa. Si parla sempre di non disperdere le nostre migliori risorse intellettuali e poi diamo un calcio a chi torna e si impegna? Se non credessi che il progetto positivo per l'ambiente, per lo sviluppo, per il lavoro e per tanti giovani non ci avrei messo la faccia. Se non fossi certo che non ci saranno impatti apprezzabili sull'ambiente e la salute non sarei qui".

"Il cantiere sospeso - ha detto l'ingegner Jacopo Sodini, direttore di Nse Industry - ma confidiamo nel parere del Consiglio di stato. La nostra squadra ha ottimizzato e brevettato un progetto rivoluzionario nel suo campo. Si tratta di una macchina modulare, installabile l dove nasce lo scarto. Cos si risolvono problemi di inquinamento, di smaltimento, energetici e si offrono opportunit a tutta la filiera produttiva nel campo della meccanica, della strumentistica per la rilevazione ambientale, della sicurezza". "Capisco l'ostilit della popolazione - ha aggiunto Nicla Pucci, amministratore delegato di NSE Industry -, ma sono convinta che se ci verr data la possibilit di far conoscere l'impianto e le sue caratteristiche ci sar un ripensamento".

"Ci stiamo impegnando - ha concluso il presidente Rossi - perch siamo convinti che ci sia da difendere un diritto. Il diritto a investire quando si rispettano le leggi, le norme, le prescrizioni che vengono date secondo le normative europee ispirate al principio di precauzione. Di casi come questo ne abbiamo parecchi in Toscana. Questo significa impedire lo sviluppo, umiliare il lavoro, spezzare la ricerca. C' una sindrome di localismi anche legittimi e interessi politici che sopravanzano sul diritto, sulla scienza, sul principio di precauzione. Sono pronto a ogni confronto, ma alla fine il diritto deve prevalere".

Il progetto

Prevede la realizzazione di un pirogassificatore modulare con combustione integrata, con potenzialit massima di 12.000 tonnellate l'anno all'interno dell'area di propriet dello stabilimento Waste Recycling, piattaforma che opera nell'ambito dello stoccaggio e del trattamento dei rifiuti speciali. La progettazione e la costruzione dell'impianto affidata alla NSE Industry spa, che detiene il brevetto del sistema di pirogassificazione con combustione integrata. Schematicamente l'impianto funziona con una doppia reazione: la pirolisi (processo di decomposizione termochimica di materiali organici ottenuto mediante l'applicazione di calore e in completa assenza di ossigeno) e la gassificazione:(processo chimico di degradazione termica che avviene a temperature elevate in presenza di scarso ossigeno). L'impianto prevede l'utilizzo di parte (5%) dei rifiuti speciali ad alto potere calorifico (legno, rifiuti della lavorazione tessile e della lavorazione delle pelli) con produzione di energie termica (3.300KW di potenza termica sotto forma di acqua calda) ed elettrica (630KW di potenza). Questo coprirebbe per l'80% il fabbisogno energetico dell'impianto esistente L'energia non consumata direttamente viene ceduta alla rete nazionale. I rifiuti in uscita consisteranno in: ceneri vetrificate, ceneri leggere, metalli ferrosi. L'impianto sar dotato di depurazione dei fumi della combustione e da un sistema di monitoraggio delle emissioni. Il progetto ha l'obiettivo di permettere il rispetto delle norme che vietano il conferimento in discarica dei rifiuti con alto potere calorifico evitando il conferimento a termovalorizzatori.

Le tappe

Il 30 marzo 2010 la Societ Waste Recycling S.p.A. richiede alla Provincia di Pisa l'attivazione del procedimento di verifica di assoggettabilit a V.I.A. per la realizzazione del progetto "Ristrutturazione produttiva e energetica per lo stabilimento Waste Recycling" nel Comune di Castelfranco di Sotto (PI), depositando anche il "progetto preliminare". Vengono acquisiti una serie di pareri da parte di Arpat, Asl 11, Autorit di bacino del fiume Arno, Comune di Castelfranco e settore ambiente della Provincia di Pisa che escludono il progetto dalla procedra di VIA. Il Comune di Castelfranco avvia un processo di partecipazione che si conclude il 9 marzo 2011 con il parere negativo della giuria di cittadini. L'11 aprile 2011 la Waste Recycling riattivava il procedimento, chiedendo alla Provincia di Pisa il rilascio di un'autorizzazione a carattere temporaneo per un anno. Il 28 Settembre 2011 si svolge la Conferenza Provinciale per il rilascio dell'autorizzazione. Su questa versione del progetto si pronunciano positivamente con prescrizioni l'Arpat, la Asl 11, il settore ambiente della Provincia di Pisa. Contario il comune di Castelfranco. Anche la giunta e il consiglio provinciale di Pisa fanno conoscere la loro determinaziomne negativa all'autorizzazione. La Waste Recycling prende atto del preannunciato blocco procedurale e dell'esito positivo della conferenza dei servizi e dichiara di ricorrere alla LR 35/2011 " Misure di accelerazione per la realizzazione delle opere pubbliche di interesse strategico regionale e per la realizzazione di opere private". Anche la giunta regionale, con la delibera n.961 del 9 novembre 2011, prende atto dei pareri positivi espressi in sede tecnica. Seguono i ricorsi al Tar, la concessione della sospensiva e nell'aprile 2012 il ricorso della Regione al Consiglio di Stato.