Economia
Lavoro

Più dinamiche le imprese rosa in Toscana: commenti di Stefania Saccardi e Gianfranco Simoncini

FIRENZE – Le imprese a titolarità femminile nel 2013 si sono rivelate più dinamiche di quelle  non femminili: sono oltre 10 mila, rappresentano il 24,4% delle imprese totali e, nel corso dell'anno passato, sono aumentate di 818 unità, per un tasso di crescita dello 0,8%, mentre le imprese non femminili sono cresciute dello 0,2%. La Toscana è terza nella classifica delle regioni italiane più dinamiche in termini di imprenditorialità femminile (dopo Lazio +1,1% e Lombardia +0,9%) e risulta molto più dinamica della media nazionale che si ferma allo 0,2%. A tale risultato ha contribuito soprattutto la componente straniera (+7,0%), mentre l'imprenditoria femminile di origine italiana è stabile sui livelli dell'anno precedente (andamento comunque migliore rispetto al calo verificatosi a livello nazionale).
 
E' ciò che emerge dall'Osservatorio sulle imprese femminili curato da Unioncamere Toscana in collaborazione con la Regione per l'anno 2013.
 
 
"Ancora una volta il rapporto ribadisce la grande vitalità delle imprenditrici toscane – commenta e la vice presidente della Regione Stefania Saccardi - l'ultimo dato disponibile, riferito all'anno precedente, mette in risalto una regione saldamente ai primi posti a livello nazionale in termini di dinamica di crescita di imprese rosa. La Regione, oltre a essersi dotata ormai da qualche anno di una legge sulla Cittadinanza di genere, le legge 16 del 2009, con lo scopo di rendere concreta la parità di diritti in tutti gli ambiti di vita e lavoro, promuove azioni e accordi con istituzioni ed enti per allargare ancora di più gli spazi in cui le donne possono mettere a disposizione e sfruttare le proprie conoscenze e potenzialità. Adesso, anche alla luce di quanto sta avvenendo a livello politico nazionale, e mi riferisco in particolare all'ultima versione della legge elettorale e al rispetto effettivo della parità di genere, auspico che questo rispetto si traduca in fatti ed azioni concrete."
 
L'assessore alle attività produttive e lavoro Gianfranco Simoncini ricorda che, di recente, la Regione si è dotata anche di un altro strumento a favore delle donne. 
 
"I dati dell'osservatorio – afferma Simoncini - confermano le scelte compiute dalla Regione negli ultimi anni, puntando molto sulla nascita e sul sostegno alle imprese "rosa". Lo abbiamo fatto varando, fra l'altro, una legge per l'imprenditoria femminile (e giovanile), in un momento difficile, consapevoli delle ricadute positive che ciò avrebbe comportato anche in termini di occupazione. I risultati ci stanno dando ragione, anche se non è tempo di dormire sugli allori, perchè dalla crisi, purtroppo, non possiamo ancora dirci fuori. Grazie alla legge 21, dal 2011 alla fine del 2013, sono stati stanziati complessivamente 21,9 milioni, per 1733 imprese che hanno fatto domanda, di cui 1441 sono state ammesse alla garanzia. Di queste, circa la metà sono imprese femminili. Non sono grandi numeri, ma credo che si tratti di un dato significativo, prima di tutto in termini di qualità, perchè grazie a questo strumento è stato possibile non disperdere ma valorizzare la propensione all'innovazione e al dinamismo di cui le donne sono quasi sempre portatrici. Tutti elementi preziosi per il rilancio di un sistema produttivo che ha bisogno di trovare, in fretta, nuove strade per ripartire".