Economia
17 dicembre 2012
11:50

Pontedera, accordo Regione-Comune-Scuola S.Anna per il polo di BioRobotica

FIRENZE Il consolidamento della presenza dell'istituto di BioRobotica, polo del Sant'Anna in Valdera, affidato ad un accordo fra Regione Toscana, Scuola superiore di Sant'Anna di Pisa, Comune di Pontedera che ha l'obiettivo di favorire, sul territorio, i processi di ricerca e innovazione attraverso il trasferimento tecnologico. Il protocollo stato firmato oggi dal Rettore del sant'Anna Maria Chiara Carrozza e dal sindaco di Pontedera Simone Millozzi.

Grazie a un cofinanziamento regionale di circa 300 milioni di euro, la Scuola di Sant'Anna, riprendendo e rimodulando un progetto avviato inizialmente dal Comune di Pontedera, realizzer una struttura d'avanguardia nei locali del Cerfit (Centro per la ricerca, la formazione l'innovazione e il trasferimenti tecnologico), dove sar possibile condurre attivit di ricerca e formazione in settori ad alto contenuto tecnologico.

"Si tratta di un importante snodo commenta l'assessore alle attivit produttive Gianfranco Simoncini nel sistema dell'innovazione e della ricerca in Toscana. Un sistema che in questi anni stato ridisegnato e potenziato perch rappresenta un elemento strategico per la competitivit del sistema produttivo regionale ed un passaggio obbligato per la ripresa e lo sviluppo. Grazie a una razionalizzazione dei centri che si occupano di innovazione, contiamo di concentrare le risorse sulle realt di eccellenza, operando una diversificazione in base alla vocazione dei territori ed evitando cos inutili sprechi in un momento caratterizzato da una crescente ristrettezza di risorse. E' quanto si intende fare, in particolare, con il polo della BioRobotica, nel quale si punta a realizzare servizi avanzati per le imprese del territorio e per sostenere la nascita e la crescita di nuove realt innovative nei settori avanzati".

Negli ultimi mesi si sono consolidate numerose iniziative nel campo dell'innovazione e del trasferimento tecnologico. Si ricorda, ad esempio, la costituzione dei cinque distretti tecnologici (ICT, Optoelettronica, Scienze della vita, Beni culturali e citt sostenibile, Tecnologie per le energie rinnovabili, Tecnologie ferroviarie per alta velocit e sicurezza delle reti), cui si recentemente affiancato un sesto distretto (Nautica). Nel 2012 sono poi partiti i 12 Poli d'innovazione che coinvolgono centri di competenza, enti di ricerca e circa 2000 imprese, con l'obiettivo di coordinarne le iniziative, favorire il dialogo fra ricerca e mondo produttivo, rendere sempre pi mirati, flessibili ed efficaci gli interventi.

Alla nuova architettura del sistema si accompagna l'ampia strumentazione di incentivi previsti per le imprese, in particolare per le pmi, che costituiscono l'ossatura del sistema produttivo toscano, ma anche a favore delle grandi aziende che sempre pi dovranno dialogare con le piccole in una logica di filiera.