Sociale
28 novembre 2012
11:32

Povertà, un milione di euro per dare sostegno alle fasce deboli

FIRENZE – Un milione di euro, che va ad aggiungersi ai due già stanziati lo scorso agosto, per incrementare il Fondo di solidarietà interistituzionale, vale a dire il fondo istituito dalla Regione per interventi destinati alle fasce deboli della popolazione. La delibera che stabilisce l'aumento è stata approvata dalla giunta regionale nell'ultima seduta.

"Siamo in un momento estremamente delicato – ha spiegato l'assessore al welfare Salvatore Allocca - che sta mettendo a dura prova il sistema di welfare toscano, per una concomitanza di cause. Con questo ulteriore stanziamento vogliamo dare un aiuto concreto a tanti enti locali che si trovano in difficoltà nell'erogazione di servizi fondamentali e che rischiano di scomparire in seguito ai tagli imposti dal governo. Siamo ancora in attesa di capire se il Fondo Nazionale per le politiche sociali sarà ripristinato e in che misura, come abbiamo appreso la scorsa settimana da Roma. Ci auguriamo che dalle parole si passi velocemente ai fatti perchè ci sono tante realtà locali in enorme disagio".

Il Fondo di solidarietà interistituzionale è la somma che la Regione (in attuazione della legge 41 del 2005 'Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale') ripartisce tra gli enti locali per far fronte a spese di carattere urgente ed emergenziale e di difficile sostenibilità a livello locale. In particolare si tratta di somme destinati a vari tipi di interventi a favore di fasce deboli della popolazione (donne straniere in stato di gravidanza e nei sei mesi successivi al parto, stranieri con permesso umanitario o per protezione sussidiaria, richiedenti asilo e rifugiati, minori residenti e minori di qualsiasi nazionalità non residenti, prima assistenza per persone con dimora in Toscana e per coloro che hanno subito danni da calamità naturali o accidentali a causa di eventi eccezionali).

Per la ripartizione del Fondo di solidarietà alle zone distretto e alle Società della Salute, dopo lo stanziamento deliberato dalla giunta, occorrerà che venga emesso un bando che stabilisce le regole di accesso. La priorità nell'erogazione sarà data soprattutto agli interventi e prestazioni che riguardano la protezione dei minori (situazioni di abbandono, privazione, allontanamento indifferibile dal nucleo di appartenenza, violenza psico-fisica tale da costituire grave pregiudizio o altra condizione straordinaria e critica)