Diritti
Economia
6 aprile 2011
12:22

Prato, l'assessore Nencini ai cinesi: 'Fermiamo insieme la mattanza dei diritti'

PRATO - "Tre morti in due settimane non sono un caso" sottolinea a propostito dell'ultimo operaio cinese morto nei giorni scorsi ed abbandonato a Prato su un piazzale, l'assessore al bilancio e alla promozione dei diritti umani on. Riccardo Nencini. "Questi morti spiega meglio - sono l'ultimo anello di una catena che da troppo tempo strozza la comunit cinese di Prato, dove accanto ad una diffusa illegalit si staglia imponente la mattanza dei diritti fondamentali della persona". E l'appello va cos proprio ai cinesi: "Aiutateci a a spezzare questa catena e a restituire diritti e dignit alle donne e agli uomini che ne fanno parte".

Oggi pomeriggio l'assessore regionale al bilancio e ai diritti umani Riccardo Nencini si recato sul luogo dove domenica stato trovato il cadavere di un giovane lavoratore cinese, un parcheggio in via Bardanzi. E proprio l ha tenuto una conferenza stampa.

"Shi Son Bin e prima di lui Pan Xiaoyan e Li Huafeng ha detto l'assessore riferendosi alle ultime vittime del lavoro della comunit cinese - sono simboli tragici, uccisi dalle condizioni disumane di lavoro e prima di tutto uccisi dall'illegalit economica diffusa, dal mancato rispetto dei diritti della persona, da un tessuto sociale chiuso e impermeabile in cui vige un codice di stampo criminale. In una parola, un codice mafioso".

Nencini, che sul luogo del ritrovamento del corpo di Shi Son Bin ha deposto un mazzo di fiori, ha ribadito che "chi d il lavoro ha il dovere di rispettare le leggi italiane in tema di diritti della persona: diritto a godere di un salario equo e congruo rispetto alla professione svolta; diritto a lavorare in una impresa in cui le norme di sicurezza e le norme sanitarie siano rispettate; diritto a godere delle tutele sindacali; diritto a godere dei giorni di riposo; diritto a ribellarsi di fronte al mancato rispetto di adeguate condizioni di lavoro".

"Se ci sono clandestini ha proseguito l'assessore - non va escluso che vi sia traffico di donne e di uomini. Donne e uomini concussi nei loro diritti fondamentali, intimoriti, sfruttati, lesi nella loro dignit . Una forma di schiavit ". " una situazione inaccettabile ha concluso Nencini - ed compito delle istituzioni aiutare queste persone a sottrarsi da vincoli che sono letali".