4 luglio 2019
14:53

Processo fanghi Tav, senza fondamento la ricostruzione attribuita all'ex dirigente regionale

FIRENZE – È da ritenersi assolutamente priva di fondamento la ricostruzione riportata sulla stampa e attribuita all'ex dirigente regionale Fabio Zita nell'ambito del processo che è in corso presso il Tribunale di Firenze in relazione alla vicenda dei fanghi del sottoattraversamento Tav. Questo quanto precisano gli uffici regionali, in attesa che sull'intera questione possa fare piena luce la giustizia.

In particolare, è assolutamente da respingere il collegamento tra la sostituzione di Zita quale dirigente del settore competente per la valutazione di impatto ambientale (VIA) e la decisione relativa alla classificazione del materiale di risulta degli scavi.

La classificazione del materiale escavato quale sottoprodotto, a condizione di trattarlo in modo opportuno, è stata disciplinata da modifiche della normativa nazionale sui materiali di scavo. Modifiche, contenute nel Decreto ministeriale 161/2012, che ridefinendo la materia hanno anche determinato il superamento di precedenti valutazioni. Fantasioso appare dunque il collegamento tra la cosiddetta "rimozione" del dirigente e lo "sblocco della VIA".

L'avvicendamento al settore di VIA è stato dettato solo da valutazioni in ordine all'organizzazione e alla funzionalità del settore stesso in relazione, per esempio, al rispetto delle scadenze di legge dei procedimenti.