Ambiente
8 febbraio 2017
12:08

Progetto 'Life Rewat' e risorsa idrica, Fratoni: "Una governance per lo sviluppo sostenibile della Val di Cornia"

FIRENZE - Ha avuto inizio stamani con i saluti dell'assessore all'ambiente e della difesa del suolo della Regione Toscana Federica Fratoni e del rettore della Scuola Superiore Sant'Anna  Pierdomenico Perata il corso di formazione sull'innovazione nella gestione della risorsa acqua, organizzato - nell'ambito del progetto europeo Life Rewat - dalla Regione Toscana con la collaborazione scientifica dell'Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant'Anna. 

La giornata, introdotta dal direttore dell'Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant'Anna Luca Sebastiani, dedicata agli aspetti normativi della gestione della risorsa idrica, con un focus sulla pianura del Fiume Cornia, dove si svolgono le attivit di progetto. Il corso affronta dal punto di vista teorico e pratico, con interventi di rilevanza nazionale, gli aspetti pi innovativi previsti dal progetto Life Rewat: ricarica delle falde in condizioni controllate, riqualificazione fluviale, riuso dei reflui trattati a scopi irrigui, efficientamento delle acque ad uso irriguo, riduzione delle perdite dell'acquedotto.

Di particolare importanza il potenziale di trasferibilit dell'approccio utilizzato nel Life Rewat in contesti simili alla Val di Cornia a livello sia Europeo sia del bacino Mediterraneo.

"Il progetto Life Rewat vuole sviluppare una strategia partecipata per la gestione delle risorse idriche a scala di sub-bacino, per uno sviluppo sostenibile della Val di Cornia attraverso uno strumento di governance integrato e partecipato come il contratto di Fiume - ha detto l'assessore all'ambiente Federica Fratoni - Il ciclo di pianificazione della Regione 2016-2021 appena iniziato - ha proseguito - con i nuovi Piani di gestione cui seguiranno i Piani di tutela, in corso di elaborazione, e l'attuazione delle misure in essi previste, con il pieno coinvolgimento di tutte le componenti sociali e dei cittadini della Toscana. In questo contesto si inquadrano le azioni strategiche del progetto Life Rewat che ha lo scopo di dimostrare la fattibilit degli interventi e la possibilit di applicare metodologie sviluppate in contesti simili alla Val di Cornia a livello sia Europeo sia Mediterraneo".

"Vogliamo essere all'altezza delle sfide che la societ e la natura ci presentano ha detto quindi Pierdomenico Perata, rettore della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, partner del progetto Life Rewat con il suo Istituto di Scienze della Vita, e istituzione che ospita i tre incontri di formazione - , dando un contributo come scuola universitaria superiore, quindi dove si fa formazione e ricerca. Il tema della gestione idrica di grande attualit e di rilevante interesse scientifico. Pensiamo alle piogge e alla loro distribuzione durante l'arco dell'anno che mutata. Si passa da periodi di siccit ad altri caratterizzati da una piovosit eccessiva. Questo squilibrio crea problemi che hanno un impatto sull'ambiente e sull'economia".

Il progetto Life Rewat, come hanno spiegato Alessandro Fabbrizzi coordinatore del Consorzio Toscana Costa e Rudy Rossetto, direttore tecnico e scientifico del Sant'Anna, vuole realizzare una strategia partecipata per la gestione sostenibile delle risorse idriche, per favorire lo sviluppo socio-economico sostenibile e il mantenimento degli agroecosistemi della Val di Cornia. Vuole raggiungere l'obiettivo razionalizzando i consumi di acqua (civile e agricola) e conservando le acque meteoriche, mitigando gli effetti degli stress oggi in atto sulla risorsa. I pilastri sono la promozione di una conoscenza integrata del sistema idrologico, coniugando le conoscenze sulle acque superficiali con quelle di falda e sui diversi utilizzi dell'acqua.

Il coinvolgimento attivo degli attori nella gestione della risorsa idrica; la realizzazione di 5 interventi altamente innovativi con funzione dimostrativa che faranno della Val di Cornia un unicum nelle aree costiere del Mediterraneo; lo sviluppo di uno strumento di governance integrato e partecipato, anche attraverso l'utilizzo di software open source e di pubblico dominio che si concluder con la stesura di un contratto per l'acqua/contratto di fiume', esperienza innovativa a livello italiano, che consiste in un accordo su base volontaria che coinvolge gli enti pubblici e privati e i cittadini.