Emergenza e sicurezza
Protezione civile
4 febbraio 2013
17:27

Protezione: che fare davanti agli allarmi? Riunione in Regione dopo le vicende della Garfagnana

FIRENZE - Luci e ombre sul funzionamento del sistema di protezione civile nell'ultima settimana dello scorso gennaio con specifico riferimento alla scossa di terremoto registrata venerd 25 e all'allarme sismico emesso il gioved successivo, 31 gennaio.

Una affollata riunione con questo oggetto si oggi tenuta in Regione Toscana - convocata dal responsabile della Protezione Civile regionale Antonino Melara - con amministratori locali, dirigenti di Prefetture, esponenti dei Vigili del Fuoco e del volontariato, tecnici dei territori pi direttamente coinvolti nelle recenti vicende sismiche: le province di Lucca, Massa Carrara e Pistoia.

Convocata subito dopo la scossa del 25 gennaio e prima del comunicato emesso - il 31 successivo - dal Dipartimento Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri in cui si annunciavano come possibili altre scosse di terremoto in prossimit di Castelnuovo Garfagnana, la riunione odierna servita per un primo confronto che ha finito, inevitabilmente, per concentrarsi in modo pressoch totale sulla comunicazione che ha fatto trascorrere fuori casa, a migliaia di persone, la notte fra il 31 gennaio e il primo febbraio. Ma la riunione anche servita per "tarare" al meglio l'efficacia di alcune frontiere ordinarie negli eventi di protezione civile: gli interventi della colonna mobile regionale, il funzionamento delle aree "di attesa" e "di ricovero", la disponibilit sul territorio di brandine, le risorse necessarie, il rapporto con il volontariato.

Particolare attenzione stata dedicata alle modalit per una sempre migliore comunicazione, in un territorio come quello italiano particolarmente esposto a eventi sismici, di allarmi come quello emanato dalla Protezione Civile nazionale con il messaggio dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Al centro delle riflessioni le responsabilit dei diversi livelli della protezione civile, il doversi confrontare con la rapidit delle comunicazioni caratterizzata da un uso sempre pi massiccio dei social network, la necessit di un sempre pi efficace rapporto fra scienziati e livelli della protezione civile, la necessit di protocolli operativi anche in termini di comunicazione del rischio. Grandi elogi, da parte di tutti, per il livello di maturit e di senso civico dimostrato dalle popolazioni toscane sia nelle ore successive alla scossa vera e sia in quelle successive alle scosse ipotizzate e poi, per fortuna, non avvenute.

All'incontro anche intervenuta Immacolata Postiglione (Dipartimento nazionale Protezione Civile) che ha fra l'altro annunciato la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di una direttiva (Presidenza Consiglio Ministri) con nuovi indirizzi operativi per la partecipazione del volontariato alle attivit di protezione civile.