I prodotti per le pulizie di ogni giorno possono avere un impatto ambientale sull’ambiente e sulla nostra salute. Lo dice indica lo stesso Ministero della Sanità nell'opuscolo informativo dal titolo "I detergenti". Arpat, lagenzia regionale per la protezione ambientale, riporta alcune utili indicazioni. Altroconsumo, a settembre 2020, ha valutato l’interesse e il livello di informazione dei consumatori sull’impatto ambientale dei detergenti per uso domestico. Fras le altre cose è emerso che il 93% dei cittadini intervistati vorrebbe essere meglio informato sull'impatto ambientale dei detersivi.
Nello specifico dall'indagine emerge che la maggioranza degli intervistati acquista un detergente per uso domestico tenendo conto del suo impatto ambientale: il 21% si dice molto influenzato da questo aspetto mentre il 53% abbastanza.
Informarsi, quindi, si presenta sempre come il primo passaggio per acquisire una maggiore consapevolezza, tutti i detersivi venduti al pubblico sono sottoposti ad una normativa, che ne richiede la classificazione e l’etichettatura in funzione delle caratteristiche tossicologiche. Importante leggere bene le etichette e seguire le istruzioni per l’uso. Possiamo optare per i prodotti con certificazione di qualità, come Ecolabel , Nordic Swan Ecolabel o Blauer Engel. In questo caso, un soggetto terzo, indipendente, ha accertato che quel prodotto rispetta rigorosi criteri ecologici e tecnici, definiti a livello europeo.
Se invece vogliamo metterci alla prova, possiamo studiare e ricercare ricette di prodotti per le pulizie da auto–produrre. Il nostro consiglio è di affidarsi a fonti sicure, per esempio mammachimica.it, o sostenibile.com, dove si trovano suggerimenti che fanno riferimento a rigorosi principi scientifici, per potere sperimentare, in proprio, soluzioni efficaci per le pulizie di casa, stoviglie e vestiti.