25 gennaio 2017
17:16

Quando la cultura è pericolosa

Chi sapeva contare solo fino a cinquecento e non era in grado né di leggere né di scrivere andava bene. Tutti gli altri erano pericolosi. Lo diceva Himmler, commissario per il rafforzamento della cultura tedesca e dal 1941 numero due della Germania nazista. Lo racconta la guida di Auschwitz.

La cultura e l'istruzione infatti possono far paura. Permettono di esercitare un pensiero critico e il governo del Terzo Reich non poteva permetterselo. Non solo quello. Non solo allora.