Salute
28 novembre 2011
11:18

Regione-Fimmg, intesa per il rilancio delle cure primarie

FIRENZE - Team multiprofessionali e multidisciplinari, nuove forme associative per i medici, valorizzazione della sanit di iniziativa, evoluzione delle cure primarie, una sempre maggiore appropriatezza diagnostica e farmaceutica, il ricorso sempre maggiore alla telemedicina. Sono alcuni dei punti salienti dell'atto di intesa sottoscritto tra Regione Toscana e Fimmg (Federazione medici di medicina generale) toscana, il cui contenuto stato illustrato stamani dall'assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia, assieme a Vittorio Boscherini, segretario regionale Fimmg.

"Questa intesa si sviluppa all'interno del quadro prospettato dal nuovo Piano Sanitario e Sociale Integrato Regionale, che vedr la luce tra poco - spiega l'assessore Scaramuccia - Il nuovo modello di assistenza poggia sul medico di famiglia, che svolge un ruolo centrale. La gestione della salute del cittadino, e in particolare quella della cronicit , viene riportata a livello territoriale, attraverso investimenti destinati a garantire le risorse e gli strumenti indispensabili".

"Regione Toscana e MG (medicina generale) - si legge nell'accordo - riconoscono e condividono la necessit di rispondere all'attuale fase di compressione e riduzione delle risorse del sistema sociosanitario, condividendo obiettivi e mettendo in atto le azioni, anche innovative, che, utilizzando al meglio le risorse esistenti, consentano di rispondere in modo etico e universalistico alla domanda di salute presente ed emergente, secondo i criteri di equit , responsabilit deontologica e compatibilit economica".

Insomma, in tempi di crisi e di risorse in costante diminuzione, in Toscana si fa di necessit virt , non tagliando i servizi, ma piuttosto pensando a una diversa organizzazione, che, prima che economica, migliore, pi efficace e pi rispondente alle reali esigenze della popolazione. Come? Per esempio, come prevede l'atto di intesa:

- lasciando all'ospedale la gestione dell'acuzie e spostando la gestione delle patologie non acute dall'ospedale al territorio;

- riducendo la durata delle degenze ospedaliere e puntando sempre pi a forme di assistenza intermedia (residenziali o domiciliari);

- considerando il lavoro in team multiprofessionale e multidisciplinare la forma organizzativa di base per le cure primarie (appunto, le UCCP, Unit di cure primarie, o le AFT, Aggregazioni funzionali territoriali);

- estendendo sempre di pi il modello della sanit di iniziativa (un esempio per tutti, l'AFA, Attivit fisica adattata);

- promuovendo una sempre maggiore appropriatezza, sia nella prescrizione di visite ed esami, che in quella di farmaci: anche attraverso campagne di comunicazione per un ricorso appropriato al sistema sanitario da parte dei cittadini; la Finanziaria 2012 prevede tra l'altro che una parte del risparmio derivante dalla maggior appropriatezza, sia diagnostica che farmaceutica, venga investita nelle cure primarie;

- rinnovando costantemente i percorsi formativi dei medici.

Nell'accordo, anche la condivisione di processi di deburocratizzazione, per semplificare i percorsi assistenziali, e il riconoscimento del ruolo attivo del cittadino nella promozione e gestione della propria salute.

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