Economia
Lavoro
4 marzo 2015
12:48

Reindustrializzazione, la Giunta individua le aree di crisi di Piombino, Livorno, Massa Carrara

FIRENZE Via libera dalla Giunta alla formale definizione delle tre aree di crisi regionali, interessate da piani di reindustrializzazione. Si tratta delle aree di Piombino, con i Comuni del polo  siderurigico di Campiglia Marittima, San Vincenzo, Sassetta  e Suvereto; di Livorno, con i Comuni di Livorno, Collesalvetti e Rosignano Marittimo; Massa Carrara, con i Comuni compresi nella Provincia.
 
La delibera presentata dall'assessore alle attivit produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini, stabilisce formalmente che in tutti i bandi per interventi o aiuti a sostegno del tessuto produttivo regionale, siano inserite corsie preferenziali per le imprese insediate in questi territori. Secondo le caratteristiche dell'intervento o dell'aiuto, questa corsia preferenziale pu concretizzarsi in una riserva di risorse, o nell'attribuzione di un punteggio aggiuntivo, una sorta di premio secondo la natura e le caratteristiche dell'aiuto o dell'intervento.
 
In tutti e tre i casi gli interventi si inseriscono ovviamente nel contesto della definizione di altrettanti Accordi di Programma con il governo, a seguito della richiesta di riconoscimento avviata a livello nazionale. Il riconoscimento di area di crisi complessa nazionale gi da tempo arrivato per Piombino, mentre per Livorno e Massa Carrara l'iter non ancora concluso.
 
"L'atto approvato dalla giunta   spiega l'assessore Simoncini riconosce formalmente e definisce il particolare carattere di gravit assunto dalla crisi in queste aree che, a causa di difficolt strutturali acutizzate dalle recessioni che si sono susseguite a partire dal 2008, sono da tempo oggetti di particolari attenzione da parte della Regione. Grazie alla individuazione puntuale dei Comuni interessati, potremo oggi lavorare in maniera pi organica all'obiettivo della reindustrializzazione e riqualificazione di questi territori, dell'attrazione di nuovi investimenti e del rilancio di sviluppo e occupazione. Avevamo gi inserito in alcuni bandi questa previsione, ora avverr automaticamente in tutti e non solo nel settore manifatturiero".
 
Le premialit a favore delle tre aree di crisi sono infatti gi contenute in numerosi provvedimenti che la Regione ha varato e si appresta a varare.
 
Sul fronte del credito: priorit per le concessioni di garanzie a titolo gratuito per progetti di investimento o per liquidit localizzati nei Comuni in area di crisi; per i finanziamenti agevolati del Fondo rotativo sia per le imprese manifatturiere che per quelle di turismo, commercio e terziario; per i servizi avanzati alle imprese.
 
Attrazione di investimenti: una serie di misure finalizzate al reinserimento di lavoratori di aziende in crisi per cui sono state previste risorse per 10 milioni in tre anni.
 
Protocolli insediamento: investimenti nell'ambito di programmi di reindustrializzazione in aree di crisi complessa riconosciuta dallo Stato o dalla Regione. In particolare per Piombino sono stati stanziati 32, 2 milioni di euro di risorse regionali per il piano di riconversione (cui si aggiungono altri 20 milioni di risorse nazionali); per Livorno la Regione ha stanziato oltre 10 milioni per reindustrializzazione. Per l'area di Massa Carrara, ricordiamo i 5 milioni gi stanziati per il recupero dell'area ex Eaton.
 
Nella finanziaria regionale sono inoltre previste abbattimenti Irap. Gi da ora e per tutte le tre aree sono previsti criteri di premialita' nelle graduatorie o graduatorie ad hoc nei bandi per le Start Up, innovative, le imprese giovanili e femminili e di ultracinquantenni in mobilit .
 
Incentivi occupazione: 1 milione per ciascuna delle tre aree sar riservato agli interventi a favore delle imprese che assumono o stabilizzano lavoratori, disoccupati, laureati, donne ecc.
Lavoti di pubblica utilit : le tre aree avranno la priorit nei bandi, di prossima pubblicazione, per i quali stato destinato complessivamente 1 milione.
 
Formazione continua: premialit specifiche e una riserva finanziaria di 200 mila euro per la riqualificazione dei lavoratori di aziende insediate in aree di crisi.