Cultura
10 giugno 2011
8:00

Riapre il Teatro della Compagnia per diventare la Casa del Cinema toscana

FIRENZE - Il nuovo progetto Casa del Cinema affonda le sue radici nell'esperienza maturata in questi anni al Cinema Odeon di Firenze, ma con una sua specifica connotazione, a partire dalla sua impostazione progettuale, che lo rendono, pur nella continuit della linea culturale, qualcosa di assolutamente diverso.

La nuova Casa del Cinema si caratterizzer per essere:

-uno spazio polifunzionale, ovvero un luogo aperto e ricco di attivit , dove il cinema avr sicuramente un ruolo di primo piano ma senza occupare la totalit delle attivit ;

un luogo di aggregazione che avr come target privilegiato i giovani che per vari motivi (studio, formazione, piacere, ecc.) si avvicineranno alle attivit di Casa del Cinema;

con uno spessore internazionale grazie ai rapporti che stiamo attivando con la New York Film Accademy ed altri soggetti che hanno nelle loro mission il rapporto con studenti di varie nazionalit ;

-un elemento di rivitalizzazione dell'intera via Cavour e quindi di una parte del centro storico che negli ultimi anni sta subendo un processo di lenta e progressiva "desertificazione".

Tre in particolare gli ulteriori aspetti qualificanti che caratterizzeranno le attivit della nuova Casa del Cinema:

-la dimensione regionale grazie ad un'articolazione a rete di cui il Cinema Teatro della Compagnia sar il punto di riferimento, ma di cui faranno parte un insieme di sale digitalizzate che hanno beneficiato fino ad oggi dei contributi regionali e che in prospettiva continueranno a beneficiarne anche in virt della condivisione di un insieme di attivit (per esempio di tipo formativo, di specifiche proiezioni dedicate al documentario, di eventi di forte impatto come un'opera del Maggio Musicale fiorentino, e altro.) che, in quanto soggetti aderenti alla rete, si impegneranno a svolgere;

-la composizione variegata dell'offerta culturale: quindi non solo cinema (rassegne informative e retrospettive, cicli d'autore, festival di cinema con la 50 giorni di cinema internazionale a Firenze, .) ma anche eventi di spettacolo dal vivo, attivit didattica e formativa (in particolare rivolta alle scuole), incontri con personalit del mondo del cinema e della cultura, dibattiti, conferenze, presentazioni di libri, consultazioni mirate degli archivi mediate cali, ecc.;

-l'impronta fortemente documentarista che gi una caratteristica dell'attuale Casa del Cinema ma che verr ulteriormente rafforzata attraverso, ad esempio, una pi stretta collaborazione con il Festival dei Popoli (la pi antica manifestazione in Italia dedicata al cinema del reale) e con l'Associazione dei documentaristi anonimi, attraverso la conferma di eventi importanti come quello degli Stati generali del documentario in Toscana (che ha riunito a Firenze tutti i massimi rappresentanti del cinema documentario) e gli Italian Doc Screenings (uno dei mercati del documentario pi importanti d'Europa) che sono stati ospitati per la prima volta a Firenze nell'ambito della 50 giorni di cinema internazionale a Firenze dello scorso anno o, ancora, l'attivazione di nuovi rapporti come quello che auspichiamo, si possa realizzare a breve con l'Istituto Luce.

Tecnologia e contenuti, per un progetto di dimensione regionale

Sono due i fattori su cui puntare per allargare su scala regionale le iniziative culturali della Casa del Cinema sono principalmente due: tecnologia e contenuti.

La tecnologia la base di partenza, il fattore necessario e indispensabile per dare gambe alla rete toscana delle piccole-medio sale. Gli sviluppi tecnologici, dal digitale fino al 3D, stanno infatti diventando standard per essere competitivi sul mercato, e la Regione intende essere di sostegno in particolare alle microimprese che gestiscono le piccole sale cinematografiche in Toscana, quelle che pi risentono i contraccolpi della crisi. Grazie all'intervento regionale sull'innovazione tecnologica, circa 70 sale hanno potuto dotarsi di nuove strumentazioni (apparecchi di proiezione e riproduzione digitale, impianti per la ricezione del segnale digitale terrestre e via satellite, la ristrutturazione e messa a norma delle cabine di proiezione, degli impianti e dei servizi adibiti a proiezione di pellicole). Il passo successivo quello di completare il processo di digitalizzazione garantendo l'interconnessione in "orizzantale" tra queste sale e, contestualmente, di individuare modalit e contenuti da condividere cos da dare concretezza alla dimensione regionale della Casa del Cinema.

Tutto ci , senza dimenticare che il nuovo progetto Casa del Cinema non si configura in alcuna maniera come concorrenziale alle attivit dei privati, ma anzi vuole attivare sinergie e collaborazioni necessarie a configurarlo come un progetto di valorizzazione del cinema e che allo stesso tempo produca positive ricadute per le sale coinvolte. Se vero infatti che l'unione fa la forza, in questo caso la forza della rete regionale con snodo centrale nel Cinema Teatro della Compagnia star nella maggiore capacit di diffusione del cinema a tutto tondo (e non solo) e di sostegno a quelle sale che al fare "cassetta" prediligono il cinema di qualit .

Come dimostrano esperienze gi in essere di iniziative analoghe diffuse nel resto d'Italia, pubblico e privato possono realmente raggiungere, a livelli e con funzioni diverse, obiettivi comuni.

Gestione del progetto e collaborazioni da attivare

La Regione Toscana si avvarr della collaborazione della Fondazione Sistema Toscana che, fra le sue mission stautarie, ha l'acquisizione, il recupero, la catalogazione e conservazione su supporti informatizzati di materiali cinematografici, multimediali, informatici, audiovisivi, cartacei e fotografici relativi alla Toscana nonch la realizzazione dell'attivit di Film Commission al fine di attrarre e sostenere le produzioni cinematografiche e audiovisive nella nostra regione.

A coadiuvare la Fondazione nel perseguimento di obiettivi e finalit indicate dalla Giunta regionale, ci sar un comitato di indirizzo composto da 3/5 esperti nel settore cinematografico e dello spettacolo dal vivo ed un eventuale direttore artistico il cui nome potrebbe essere designato dallo stesso comitato. La presenza del comitato garantir competenze ed esperienze capaci di apportare un valore aggiunto alla identit culturale del progetto, al suo radicamento territoriale, oltre che ad una forte capacit di aggregazione e di partecipazione delle migliori energie operanti nel territorio toscano.

A sua volta la Fondazione potr attivare sinergie con soggetti terzi, i quali potranno cos trovarsi a collaborare e sostenere anche finanziariamente il progetto Casa del Cinema. Un esempio di possibili sinergie da attivare quello con la New York Film Academy (NYFA), una delle pi importanti scuole di cinema a livello mondiale, attiva da pi di 19 anni, che ha sedi permanenti oltre che a New York, a Los Angeles, Abu Dabi e Australia e che gi collabora con Fondazione Sistema Toscana per i corsi estivi della scuola che si svolgono appunto a Firenze.

Insieme quindi alla Regione e alla Fondazione una pluralit di soggetti potranno collaborare alla realizzazione del progetto regionale Casa del Cinema e quindi alla ulteriore qualificazione delle attivit ed iniziative che verranno svolte, partendo dal presupposto che una concreta e reale collaborazione si realizza a due condizioni:

1) si partner a tutti gli effetti nella realizzazione di uno stesso progetto che si articola in varie azioni tutte altamente funzionali all'attivit "madre", ovvero la Casa del Cinema;

2) si compartecipa finanziariamente alla sua realizzazione.

Per quanto riguarda una stima dei costi di gestione del progetto Casa del Cinema la stessa pu essere quantificata, sulla base di un progetto preliminare, in 670mila all'anno euro di cui 300mila sono relativi alla programmazione culturale, ovvero esattamente la stessa cifra che nell'originario contratto di affitto dell'Odeon (prima dello scorporo dell'affitto del bar per euro 65mila) veniva corrisposto alla propriet Germani. La restante cifra di euro 370mila legata a spese per personale dedicato (proiezionisti, responsabili di sala, cassieri, ecc.), utenze e oneri, assicurazioni, comunicazione e promozione. Sul fronte delle entrate, oltre al contributo della Regione (che andr a coprire interamente la programmazione culturale) si prevedono entrate derivanti dalla bigliettazione (che ovviamente sar prevista solo per alcune delle attivit e con prezzi comunque calmierati), dall'affitto del bar e sala, main sponsor e partnership. Per il prossimo autunno gli uffici regionali saranno comunque in grado di dare maggiori dettagli sia sul fronte finanziario, sia sul versante pi propriamente progettuale grazie al progetto esecutivo a cui la Fondazione Sistema Toscana, su mandato della Regione, sta gi lavorando.

Un concorso di idee per trovare un nome e un "volto"

Contemporaneamente alla progettazione e realizzazione dei lavori, alla definizione della programmazione ed attivit , all'attivazione di collaborazioni e partnership, la Regione tramite Fondazione Sistema Toscana lancer un concorso di idee rivolto a giovani designer e filmaker dal quale dovr scaturire il nome, il logo e un trailer promozionale della nuova Casa del Cinema. I dettagli del concorso di idee e tutte le informazioni relative verranno veicolate attraverso il portale www.intoscana.it insieme ad altri strumenti di comunicazione particolarmente amati dai giovani, come il circuito delle emittenti radiofoniche toscane.

Non va poi dimenticata la storia del Cinema Teatro della Compagnia, posto in Via Cavour, l'antica Via Larga, asse privilegiato di collegamento della citt medicea. Il progetto che ha portato alla struttura odierna fu commissionato a Natalini dalla Societ Fondiaria nel 1984 e prevedeva la trasformazione del preesistente Cinema Modernissimo (realizzato nel 1921 e successivamente rinnovato) in sala teatrale, da destinarsi a sede stabile del Teatro regionale della Toscana. Il progetto di Natalini tenne in assoluta considerazione fin dalle prime fasi il rispetto dell'insediamento originario e delle stratificazioni storiche in esso presenti, conferendo addirittura a tali elementi il ruolo di nucleo costituente e generatore delle nuove soluzioni: basti pensare, per fare un esempio, all'intelligente recupero della colonna e dei peducci ionici nell'esedra del bar o della cornice in pietra della porta-specchio del foyer. Ad intervento ultimato il giudizio critico sull'edificio fu unanimemente positivo, al punto tale che ancora oggi viene considerato fra i pochi interessanti interventi di architettura contemporanea a Firenze. Non dunque un caso se oggi il Cinema teatro della Compagnia stato censito quale opera di eccellenza per l'intervento di recupero di grande qualit architettonica dalla FondazioneGiovanni Michelucci. Cos come non una caso che la Regione nell'affrontare i nuovi lavori di ristrutturazione del Cinema Teatro della Compagnia abbia voluto la collaborazione del professor Natalini, che ha dato la sua disponibilit a fornire una consulenza in una prima fase, preliminare a quella di progettazione, in modo da assicurare all'intervento che verr svolto la massima continuit progettuale ed artistica rispetto ai lavori a suo tempo realizzati. I lavori che porteranno alla riapertura del Cinema Teatro della Compagnia saranno comunque di manutenzione straordinaria e funzionale finalizzati a renderlo nuovamente un luogo idoneo per lo svolgimento di attivit di pubblico spettacolo. La procedura che dovr essere seguita piuttosto lunga, con dei tempi "tecnici" previsti dalla specifica normativa di riferimento, ma l'obiettivo quello di poter aprire al pubblico la nuova Casa del cinema presso il Cinema Teatro della Compagnia nel 2013, ovvero alla scadenza naturale del contratto di affitto triennale dell'Odeon, contratto stipulato con la propriet Germani dalla ex Fondazione Mediateca Regionale Toscana. Dal punto di vista finanziario l'intervento stato stimato in circa 1 milione e 500mila euro.