Cultura
Firenze
21 febbraio 2024
13:27

Riapre La Specola, dalla Regione 3,5Mln per ristrutturazione. Giani: “Luogo straordinario”

Riapre La Specola, dalla Regione 3,5Mln per ristrutturazione. Giani: “Luogo straordinario”

Riapre nella storica sede di via Romana il Museo de La Specola, una delle eccellenze del Sistema Museale dell’Ateneo fiorentino. L’imponente riqualificazione, che ha riguardato 2.280 metri quadri, è stata realizzata con il contributo di 3,5milioni di euro della Regione (Programma Fesr: fondo europeo per lo sviluppo regionale) e di 2,5milioni dell’Ateneo fiorentino, per un totale di 6miioni di euro.



Tredici le nuove sale espositive, per 700 metri quadri complessivi, dove trovano ospitalità i nuovi percorsi dedicati agli inizi della ceroplastica, alle cere botaniche e alla mineralogia, che affiancano da oggi le collezioni della zoologia e delle preziose cere anatomiche, il Salone degli scheletri, la Tribuna di Galileo e il Torrino astronomico, che ospitava l’osservatorio a cui La Specola deve il nome.

“Ci tengo tanto a questo museo – ha detto il presidente Eugenio Giani- che caratterizza Firenze ed è il segno della sua identità dal punto scientifico che nasce proprio nel periodo dell’illuminismo, quando a guidare la Toscana era il Granduca Pietro Leopoldo, che più di ogni altro seppe tradurre lo spirito riformatore dell'illuminismo in tutte le discipline. La Regione Toscana si è impegnata con 3milioni e mezzo per questa bellissima ristrutturazione, ed è per me motivo di orgoglio vedere rivivere queste stanze in cui viene illustrato il corpo umano con una scientificità unica al mondo. Le cere anatomiche – ha proseguito Giani-, che riproducono ogni parte del corpo umano in modo assolutamente verosimile e con una straordinaria attenzione per il dettagli, hanno formato generazioni di medici e attratto la curiosità e gli interessi di generazioni di giovani”.

Giani ha poi sottolineato l’impegno della regione nella cultura: “Siamo mettendo molte risorse nelle cultura– ha detto il presidente-, ricordando, fra gli altri, il restauro della Villa di Careggi nell’ambito degli uffici diffusi.

Il Museo, che fu inaugurato per la prima il 21 febbraio 1775 come “Imperiale e Reale Museo di Fisica e Storia Naturale”può contare anche su una nuova biglietteria e un nuovo bookshop, oltre che su nuovi impianti (elettrico, antincendio e di climatizzazione)