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26 giugno 2012
10:00

Ricerca: la Toscana punta sui giovani con 200 opportunità

FIRENZE - Nuove tecnologie per acquisire dallo spazio immagini della Terra a più alta risoluzione , nuovi algoritmi per studiare l'inquinamento nella biosfera, nuove tecniche per studiare le frane, nuovi metodi per insegnare l'italiano agli stranieri.

Ma anche: modelli per controllare via satellite i livelli di inquinamento, sistemi per monitorare parchi fotovoltaici, nuove metodologie per curare malattie degenerative negli anziani, sistemi innovativi per restaurare beni artistici, applicazioni robotiche nella riabilitazione e nelle protesi.

Ecco alcuni dei progetti (in tutto 172) sui quali stanno per essere attivati 200 assegni di ricerca per altrettanti giovani (under 35) con 6 milioni di euro messi a disposizione da Regione Toscana su fondi europei cui si aggiungono altri 6 milioni da soggetti in partenariato (3 dalle Università e dai Centri di ricerca più altri 3 dal sistema delle imprese).

Il via libera ai progetti è stato decretato dalla Regione. Si è così aperta la fase successiva: quella delle convenzioni che ogni singolo ente dovrà firmare, in tempi rapidi, con la Regione.

Nel corso dell'estate i singoli enti (le tre Università toscane, l'Università per Stranieri, il CNR, il Sant'Anna, l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, la Scuola Normale, l'Istituto di astrofisica e l'IMT) prepareranno gli avvisi per selezionare i 200 ricercatori che lavoreranno ai progetti. In ogni caso gli assegni di ricerca (ciascuno da 30 mila euro lordi ad anno, per due anni) dovranno essere attivati entro il 6 novembre 2012.

I 200 giovani destinatari devono essere disoccupati o inoccupati, essere titolari di un diploma di dottorato (o titolo estero equivalente o di un diploma di specializzazione di area medica oppure titolari di laurea specialistica o di laurea vecchio ordinamento con almeno tre anni di esperienza di ricerca documentata), avere un'età non superiore ai 35 anni. Non ci sono limiti di nazionalità e deve essere rispettata la parità di genere.

8 gli ambiti disciplinari in cui si articolano i 172 progetti di ricerca: scienze della vita (biomedicina, rispositivi medici, medicina personalizzata, ecc.); biorobotica e neuroscienze (nuove generazioni di robot, ecc.); sistemi avanzati di accelerazione della conoscenza (nuove piattaforme Ict, sistemi di calcolo e di archiviazione digitale, ecc.); fotonica (tecnologie laser, chip ad alta integrazione, ecc.); nanomateriali e nuovi materiali (sostituzione di materie prime rare, materiali riciclabili, ecc.); social innovation (multiculturalità, inclusione sociale, ecc.); energie rinnovabili (nuove fonti energetiche, nuovi motori e propulsori, ecc.); spazio e aerospazio (ingegneria aerospaziale, esplorazione spazio, tecnologie spaziali per applicazioni terrestri, ecc.).

60 gli assegni all'Università di Firenze, 34 all'ateneo pisano e 28 a quello senese; 8 all'Università per stranieri, 31 al Cnr, 27 al Sant'Anna, 6 all'Istituto di Fisica Nucleare, 4 alla Normale e uno, rispettivamente, all'Istituto di Astrofisica e all'Imt.

115 progetti (corrispondenti a 139 assegni) sono co-finanziati con fondi di imprese private: oltre la metà di tali progetti 8il 56%) sono interamente co-finanziati con fondi di imprese che coprono la parte del costo degli assegni non coperta da fondi Fse. In un ulteriore 22% dei casi il co-finanziamento privato copre fra il 50 e il 25% del costo degli assegni