Ambiente
23 maggio 2018
13:29

Rifiuti, Rossi: "Acceleriamo, una svolta nel segno dell'economia circolare"

FIRENZE - La Toscana accelera sui rifiuti. "E' il momento di una svolta ambientalista centrata sul riuso e sul riciclo. Questo il futuro e l'Europa ci richiama a un impegno maggiore. Vogliamo che la Toscana sia una regione avanzata nel quadro europeo evitando di fare scelte che condizionano questa prospettiva in modo negativo. Sar una scommessa che vinceremo. E non lasceremo la Toscana in una crisi da smaltimento".

Cos il presidente Enrico Rossi annunciando in Consiglio regionale che entro il prossimo mese di giugno la Giunta avvier una revisione del Piano regionale sui rifiuti approvato alla fine del 2014, indicando nuovi obiettivi da raggiungere al 2023.

Sar uno strumento, ha ricordato Rossi, improntato sull'economia circolare e corredato di un piano attuativo relativo ai rifiuti urbani ma anche a quelli speciali prodotti nei distretti industriali che dovranno essere reinseriti nel ciclo produttivo. Il pi ambizioso degli obiettivi: portare la raccolta differenziata oltre il 70%, che potr mirare anche al 75 o addirittura all'80 per cento, grazie al potenziamento del sistema di raccolta del porta a porta e della raccolta di prossimit .

"Abbiamo messo a disposizione dei tre Ato 30 milioni di euro - ha ricordato il presidente - per sostenere questo passaggio e contiamo di stimolare la domanda del materiale recuperato attraverso la realizzazione di biodigestori anaerobici, il coinvolgimento dell'industria della carta, del vetro, dei metalli, del tessile, del marmo". La quota residua di rifiuto indifferenziato non recuperata sar destinata all'incenerimento ed alle discariche. Il progetto punta a riservare circa il 10 o 15 per cento ad incenerimento.

"La previsione, in coerenza con quanto ci dice l'Europa ha sottolineato Rossi - quella di escludere la realizzazione di nuovi impianti di incenerimento in nuovi siti e di puntare solo sul revamping (aggiornamento e ammodernamento tecnologico, ndr) di quattro degli impianti esistenti per raggiungere una quota di trattamento adeguata. Risulter imprescindibile l'impiego delle migliori tecnologie disponibili". La parte residua di rifiuti andr infine in discarica. La riduzione drastica dei conferimenti in discarica fino al 10 per cento passer per una prima riduzione del numero di discariche attive fino a 5, con una graduale riduzione dei conferimenti. Riguardo all'economia circolare, sar presentata al Consiglio una proposta di legge entro l'estate.

Quattro i cardini su cui pogger :

  1. incentivare le famiglie, attraverso gli ATO ed i gestori, per migliorare la quantit e la qualit della raccolta differenziata (RD)
  2. incentivare la "domanda" di materia recuperata attraverso la RD da parte del sistema produttivo regionale. In particolare da parte dei principali distretti produttivi della carta, del cuoio e del tessile. Un esempio dato dalla RD della carta, oggi pari a poco pi di 200.000 ton l'anno, in una regione dove il distretto della carta di Lucca impiega annualmente pi di un milione di tonnellate di carta da macero
  3. assicurare la chiusura dei cicli di produzioni toscani attraverso il riconoscimento di una priorit negli impianti toscani che trattano rifiuti speciali
  4. stimolare la ricerca e l'innovazione tecnologica in materia

Una notazione il presidente l'ha fatta anche sulla relazione della commissione interparlamentare d'inchiesta sui rifiuti: "Quanto riportato nella relazione conclusiva della Commissione Interparlamentare sui rifiuti ha detto - offre una rappresentazione molto critica della gestione del sistema integrato dei rifiuti in Toscana che richiede una risposta in termini di sistema da parte della Regione, dei tre ATO, che dovranno operare in maniera pi coordinata tra loro e con la Regione, e dei gestori. A questo proposito nel corso dell'ultima seduta di Giunta abbiamo costituito un gruppo di lavoro composto da tecnici esperti della materia, sia regionali sia appartenenti alle nostre agenzie Arpat ed Arrr".

Al gruppo di lavoro stato affidato il compito di verificare, entro luglio, il sistema impiantistico della Toscana e di redigere un documento finale attraverso il quale condividere con ciascun gestore un percorso di miglioramento tecnologico e di innovazione del proprio impianto, con l'obiettivo di portare la nostra regione ai livelli delle altre regioni del centro nord. Allo stesso tempo, ripercorrendo le situazioni di maggiori criticit esposte nella relazione, ci sar modo di indicare le azioni volte a superarle ed i tempi necessari per farlo.