Territorio e Paesaggio
8 ottobre 2013
19:37

Riforma della legge 1, Marson replica agli Ordini degli architetti della Toscana

Questa la replica dell'assessore Anna Marson (urbanistica, pianificazione del territorio e paesaggio) agli Ordini degli architetti della Toscana sulla riforma delle legge 1/2005:

"Mi fa piacere che gli Ordini degli architetti (e non anche dei pianificatori e paesaggisti?) intendano far sentire la loro voce per migliorare il testo definitivo che sar approvato dal Consiglio regionale, ma mi aspetterei, da una categoria professionale che dice di volersi esprimere per "responsabilit nei confronti della societ e dell'ambiente", che si entri nel merito delle questioni in gioco in maniera approfondita, senza esprimere valutazioni palesemente superficiali e prive di fondamento.

Che vuol dire ad esempio che "il processo di partecipazione della Regione stato poco chiaro e ristretto ai Comuni e a poche categorie"?

Le norme sulla programmazione della Regione prevedono specifici passaggi, prima di portare un atto importante come una proposta di legge o un piano all'approvazione della giunta. La giunta tenuta infatti a consultare il Tavolo di concertazione istituzionale, composto dalle diverse rappresentanze degli enti territoriali, e il Tavolo di concertazione generale, al quale sono rappresentate le diverse categorie economiche, i sindacati, le associazioni ambientaliste. La proposta di riforma della legge di governo del territorio non soltanto ha acquisito il parere dei soggetti della concertazione, ma data la natura del provvedimento ha approfondito la proposta in sede di concertazione istituzionale per lunghi mesi. Poche proposte di legge di iniziativa della giunta hanno avuto un percorso di approfondimento analogo a questo.

Altra cosa il dibattito pi ampio che Giunta e Consiglio intendono promuovere di qui al voto di approvazione della legge da parte del Consiglio Regionale, dibattito che auspico ben strutturato, approfondito e costruttivo.

E vengo per l'appunto all'approfondimento dei contenuti della proposta di legge criticati dagli Ordini degli architetti.

I molti mesi di discussione e approfondimento comune con le rappresentanze di tutti gli enti locali toscani hanno portato a una proficua messa a punto del sistema di governance multilivello con maggiori garanzie di efficienza, efficacia e rispetto della legge per tutti i soggetti. Abbiamo cercato di interpretare i principi della sussidiariet , dell'adeguatezza e della differenziazione dei ruoli, definendo il pi chiaramente possibile come e dove il territorio pu essere trasformato, e con quali procedure. La riforma propone una chiara idea di progetto per il territorio regionale del futuro, e riteniamo la dimensione progettuale fondamentale anche per la pianificazione.

Quanto alla presunta maggiore complessit , abbiamo invece, al contrario, operato per rendere pi chiare e di univoca interpretazione le norme, razionalizzando e laddove possibile semplificando le procedure, e introducendo un tempo limite di riferimento per diversi procedimenti.

Sulla presunta assenza di efficaci disposizioni che favoriscano il recupero e riuso dell'esistente, la critica appare decisamente surreale, avendo la giunta previsto un'azione di contrasto al consumo di suolo all'avanguardia in Italia, che promuover il recupero e riuso delle aree gi urbanizzate e dei volumi esistenti anche al di l degli ulteriori dispositivi che la legge contiene in materia di rigenerazione.

Quanto alla perequazione abbiamo introdotto alcune disposizioni d'un certo rilievo, relative ai luoghi (il territorio urbanizzato) e ai tempi (i cinque anni di validit del piano operativo) del cosiddetto atterraggio dei crediti edilizi, nonch delle forme della perequazione territoriale (obbligatoria per le previsioni esterne al territorio urbanizzato).

Sulla presunta diminuzione dell'effettiva facolt di partecipazione dei cittadini alla formazione degli atti del governo del territorio, infine, in conseguenza del maggiore ruolo assunto dalla Regione, quanto proposto dalla legge esattamente il contrario. Non soltanto il percorso di partecipazione diventa parte integrante della procedura di formazione degli strumenti della pianificazione, e i cittadini potranno accedere liberamente a tutti gli atti amministrativi, ma il ruolo di co-pianificazione in alcuni casi previsto per la Regione non interviene a modificare le procedure attribuite al comune per quanto riguarda la partecipazione dei cittadini.

Un unico punto tra quelli riportati, quello degli extraoneri applicati alla nuova edificazione e alla ristrutturazione urbanistica con cambio di destinazione d'uso o incremento di volume, e destinati a promuovere l'edilizia residenziale pubblica, sappiamo essere percepito come punto critico anche da alcuni attori della concertazione, che hanno preannunciato l'intenzione di portare la questione all'attenzione e alla discussione del Consiglio.

Attenzione e discussione, ripeto, che ritengo utile in merito a tutte le innovazioni introdotte dalla proposta di riforma della legge regionale di governo del territorio. Una legge complessa, per sua natura, che esercita oggi ed eserciter domani, nella nuova definizione, un ruolo rilevante sugli interessi puntuali e diffusi di tutti i cittadini della regione, trattando un tema delicato e al centro di molti conflitti quotidiani tra interessi privati contrapposti, tra interessi privati e interessi pubblici, tra interessi individuali e interessi della collettivit pi o meno ampia.

Mi auguro dunque che la discussione approfondisca adeguatamente le rilevanti e molteplici poste in gioco, senza approssimazioni che non giovano a nessuno".