Territorio e Paesaggio
24 febbraio 2011
18:33

Rigenerare le città, Marson: 'Tanti spunti utili per una riflessione'

FIRENZE - L'appello arriva per primo dal professor Pierluigi Cervellati, docente di progettazione e riqualificazione urbana. "Le Regioni – dice – si riapproprino di un loro ruolo sulla pianificazione e progettazione territoriale. E visto che lo Stato è assente, magari anche sul paesaggio". Oppure, come dice il sindaco di Livorno e presidente dell'associazione dei comuni toscani Alessandro Cosimi, si trovi "un diverso metodo che consenta a Comuni e Regione di lavorare al meglio, ciascuno con il proprio ruolo". Il tema è stato comunque tra i più evocati e l'assessore all'urbanistica della Toscana, Anna Marson, lo annota nella propria agenda.

E' la coda finale del seminario sulle "Esperienze innovative di rigenerazione urbane", che oggi ha portato una cinquantina di esperti, amministratori e addetti ai lavori a confrontarsi per l'intera giornata nella sala Pegaso a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della presidenza della Regione.

"Avevamo organizzato questo incontro informale – confessa nelle conclusioni, dopo la tavola rotonda, l'assessore - per esplorare altri casi, in Italia e in Europa, e raccogliere suggerimenti utili per avere nuovi parametri di riferimento che ci consentano di ripensare i piani attuativi, che sono gli strumenti più importanti che abbiamo per intervenire su aree già urbanizzate".  C'è  il bisogno di rimettere a sistema l'intera partita degli interventi sulle aree urbanizzate, per renderli un'alternativa effettivamente praticabile al consumo di ulteriore territorio agricolo. Modificando, dove necessario, anche la legge 1 del 2005 sul governo del territorio. "Ma raccogliamo naturalmente l'invito, forte, ad un diverso ruolo della Regione, che meglio consenta di costruire politiche pubbliche capaci di anticipare i fenomeni – prosegue l'assessore Marson – e proseguiremo dunque il nostro lavoro su un doppio binario. Del resto siamo all'inizio della legislatura, stiamo costruendo il nuovo Programma regionale di sviluppo ed è il momento giusto per ripensare eventualmente  i diversi strumenti con cui la Regione opera".

Nel corso della tavola rotonda che ha concluso il seminario e a cui hanno partecipato oltre a Cervellati e Cosimi, anche Massimo Ghiloni per l'associazione nazionale cosruttori edili (Ance) e Elvio Cecchini per la Federazione degli Ordini degli architetti della Toscana, si è discusso anche dell'"inutilità di fare tutto dappertutto". Occorre ragionare per aree vaste, a livello regionale in qualche caso. "E se è inutile fare tutto dappertutto, è invece utile – riassume l'assessore Marson – avere strategie chiare, anche territoriali".

Tra i temi evocati ci sono stati anche la rendita fondiaria, il rapporto tra progettazione partecipata e competitività nelle scelte di programmazione, le necessità di legare le scelte di pianificazione territtoriale e le politiche che riguardano le infrastrutture. Grande spazio hanno occupato anche gli investimenti sulle aree produttive e il recupero di aree dismesse. "Tutti temi – assicura l'assessore – di cui terremo conto nel lavoro sugli strumenti di pianificazione territoriale che stiamo portando avanti".

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