Turismo Agriturismo
29 aprile 2015
15:43

Rilanciare Prato nel segno del turismo, ecco "That's Prato"

FIRENZE - Prato non solo distretto tessile (ed aziende cinesi). Prato si rilancia anche con il turismo. Cos con il Progetto Prato della Regione, lanciato qualche anno fa per la valorizzazione del territorio e dell'economia pratese, arriva ora "That's Prato": 25 domeniche e sei itinerari a tema, con visite gratuite, per portare i turisti che soggiornano a Firenze (o gli stessi fiorentini) a conoscere la provincia laniera che non ti aspetti. Un'idea frutto della collaborazione con la Camera di Commercio di Prato e i Comuni del territorio.

Si parte il 3 maggio e le prime dieci tappe, fino al 4 luglio, sono gi raccolte in una brochure. Successivamente sar reso noto il programma per gli altri quindici appuntamenti.

Gli itinerari sono stati studiati per raccontare la storia e le diverse storie del territorio. Prato un luogo ricco anche di botteghe artigiane, mercati tradizionali, produzioni e golosit agroalimentari. Cos in ogni itinerario saranno inserite tappe golose e dedicate allo shopping, per far conoscere le tante facce del territorio. Si parte da Firenze e si torna a Firenze, ogni volta. Si viaggia in pullman con accompagnatore. L'appuntamento alle 9 alla Stazione Santa Maria Novella, dove si far ritorno la sera alle 19. Il 3 maggio il bus si fermer anche a Prato, nel piazzale Falcone e Borsellino di fronte al tribunale.

La visite, organizzate dall'associazione FareArte, saranno in italiano e inglese. E' obbligatoria la prenotazione, che pu essere effettuata scrivendo a thatsprato@po.camcom.it oppure telefonando al 328.0021009. Il pranzo libero, ma per chi fosse interessato saranno indicati bar e ristoranti in convenzione.

I primi dieci appuntamenti
Il 3 maggio 2015 (e il 7 giugno) l'appuntamento con "L'arte a tavola nel Rinascimento": il cibo e la pittura, un binomio di grande attualit , visto anche l'Expo. La prima tappa la villa medicea Ambra di Poggio a Caiano, quella di Lorenzo il Magnifico, lo scorso anno divenuta patrimonio Unesco e che conserva cucine molto speciali. Al pomeriggio si visita il Duomo di Prato e si potranno ammirare i dipinti di Filippo Lippi.

Il 10 maggio (e 14 giugno) tocca all'arte contemporanea e l'archeologia industriale. A Prato le fabbriche sono monumenti non solo del lavoro, ma anche di cultura: si visita a Poggio a Caiano il Museo Soffici, tra gli artisti italiani moderni pi influenti, quindi il Museo del Tessuto a Prato ospitato nell'ex fabbrica Campolm, la fabbrica Forti che uno dei pochi esempi di citt fabbrica in Italia che ha ospitato fino a 3 mila persone e poi il lanificio Peyron in val di Bisenzio, dove si intrecciavano tappeti che hanno raggiunto anche il Metropolitan di New York.

Il 17 maggio (e 21 giugno) il tema "Quando c'erano gli Etruschi": partendo dal centro di Prato, la gita si allungher verso le tombe etrusche di Comeana e poi Artimino nel comune di Carmnignano, che anche un borgo medievale. Sar visitato il Museo Archeologico e la la bellissima villa medicea, costruita cento anni dopo quella di Poggio a a Caiano. Prima di rientrare a Firenze la sosta d'obbligo sar a Carmignano per ammirare la "Visitazione" manierista del Pontormo. Carmignano anche la patria di vino pi famoso di Prato e conosciuto anche nel mondo: una tra le pi antiche 'doc' d'Europa grazie ad un bando mediceo del 1716.

Il 24 maggio (e 5 luglio) la gita diventa "Il viaggio dei pellegrini": partendo dal Monastero di San Niccol a Prato, dove venivano educate le signore dell'alta nobilt fiorentina, imponente e ricco di storia ma anche luogo particolare di devozione, la visita coinvolger l'Oratorio dei Bardi a Vernio, dove nato il melodramma (l'opera intesa in senso moderno) passando per la Badia di San Salvatore a Vaiano, recentemente riaperta al pubblico con una nuova esposizione che racconta la storia del luogo che affonda la sua storia nell'alto Medioevo.

Il 31 maggio (e 28 giugno) saranno infine protagoniste ville e castelli. Prato ha ospitato famiglie facoltose e molti nomi illustri dal Rinascimento in poi. Il suo pi facoltoso abitante stato sicuramente Federico II di Svevia, che in citt ha costruito il Castello dell'Imperatore. La visita partir da l per proseguire a Montemurlo alla Rocca e alla tenuta del Marchese Pancrazi, che a Bagnolo produce un vino conosciuto in tutto il mondo.

 

Per saperne di pi :
Consulta il sito www.thatsprato.com