Internazionale
4 settembre 2011
14:00

Roccastradini nel mondo, tanti e spesso con successo. A riunirli dal 2004 un'associazione

ROCCASTRADA (Gr) - Sono nati con la prima festa dei Toscani all'estero, nel 2004. E sono loro, i "Roccastradini nel mondo", assieme all'amministrazione comunale ad aver candidato tre o quattro anni fa, la prima volta, Roccastrada come sede della Giornata dei Toscani nel mondo. Cosa che puntualmente si verificata quest'anno.

Il presidente, Giorgio Martellucci (nella foto, in questi giorni a Roccastrada), lavora ed abita a Venezia. Il vice presidente vive a Pordenone, il tesoriere a Follonica. "Tra noi emigrati da Roccastrada in parte ci conoscevamo gi spiega Giorgio -. Ogni tanto ci incontravamo, magari per caso. Poi un giorno ci siamo detti: perch non dar vita un'associazione che possa creare una rete tra tutti i roccastradini sparsi in Italia e nel mondo?". Detto e fatto. "Perch da Roccastrada chiosa il presidente non ci sar stata l'emigrazione di massa che si registrata in Lucchesia, ma per il mondo i roccastradini sono comunque partiti".

Ne trovi un po' in tutti i continenti, ma la maggior parte sono in Argentina e in Uruguay. Gente ch partita tra le due guerre, altri emigrati quando nel 1959 le miniere di carbone di Ribolla hanno chiuso, dopo il grave incidente del 1954 in cui morirono 43 minatori.

Roccastrada un paese che ha accolto gente da tutta Italia, a quei tempi. Nel 1951 contava pi di 15 mila abitanti, oggi - sessanta anni pi tardi - sono meno di 10 mila. E non solo per la natalit pi bassa. Da Roccastrada, che non forse non casualmente negli anni ha stretto gemellaggi con tanti altri paesi, molti roccastradini sono infatti partiti per il mondo alla ricerca di una fortuna migliore. In tanti si sono fatti valere e in diversi hanno anche avuto successo: artisti, imprenditori, liberi professionisti e altri ancora.

L'associazione, dopo aver fatto ricerche d'archivio e in Comune alla ricerca dei figli a suo tempo emigrati, ha visitato in questi anni qualcuna di queste comunit e in altre ha promosso iniziative: a Mendoza in Argentina, dove vive il pittore Giuseppe Casucci, in Spagna, dove i referenti sono l'avvocato Rita Sarcoli, da quasi cinquant' anni a Cordoba, e Antonio Burroni, ristoratore da venti anni a Castellon de la Plana. Oppure in Bolivia, dove opera don Claudio Piccinini, parroco di Roccastrada. Internet e facebook sono sicuramente stati d'aiuto nella ricostruire la rete dei roccastradini nel mondo. L'associazione ha un sito, www.ciaotoscana.com/asso/roccastrada%20nm/index.htm, e il direttivo utilizza a volte per le riunioni webcam e teleconferenze.

Ma anche i roccastradini che sono rimasti a casa, in qualche caso, hanno conquistato fama nel mondo. Un esempio? A Torniella, frazione di poche centinaia di anime vicino a Roccastrada, dominata da un vecchio castello, Silvano Mori ha creato un salumificio che fornisce le proprie prelibatezze direttamente alla casa reale londinese e ai magazzini Harrods. Lustri e successi che altri giovani imprenditori che stanno ora investendo in agricoltura e sul vino in particolare, sperano di replicare.

 

Notizie correlate:

Nipoti raccontano l'emigrazione dei nonni. Il concorso "Maledetti Toscani"

La mostra sul Risorgimento a Roccastrada

Organismi pi snelli per i toscani nel mondo e struttura unica per la promozione

Sono 120 mila i toscani che vivono nel mondo. L'Argentina la prima meta

La rete dei toscani all'estero: 110 circoli ed associazioni, tra giovani e adulti

I toscani nel mondo per due giorni a Roccastrada, a Grosseto