Lavoro
13 giugno 2013
15:20

Rossi a Confindustria Firenze. 'Il lavoro al centro'

FIRENZE - Un furore dettato da troppo amore, perch "io amo il lavoro e l'industria". Cos ha esordito il presidente Enrico Rossi nel suo intervento all'assemblea annuale di Confindustria Firenze, che si svolta oggi al Teatro Comunale, accennando alla recente polemica accesa dal suo "sfogo" nel corso dell'incontro con le operaie della ex Mabro. Un intervento che poi proseguito con una analisi della situazione economica in Italia e in Toscana e con alcuni impegni precisi per la modernizzazione della citt .

"Bisogna evitare in tutti i modi l'aumento dell'Iva - ha detto tra l'altro - Meglio ottenere un contributo maggiore alle entrate da parte dei patrimoni che non penalizzare ulteriormente i consumi gi depressi". Dopo aver sottolineato la tenuta della Toscana in un quadro di crisi prolungata, il presidente Rossi ha fatto riferimento alla centralit dell'industria e del manifatturiero come scelta della Regione che ha prodotto alcuni risultati. "C' stata anche una svolta - ha detto - nei confronti della grande impresa e delle multinazionali, a cui abbiamo prestato rinnovata attenzione".

Su questo tema notizie interessanti provengono dagli uffici regionali. Da quando (ottobre 2010) stato attivato per la prima volta un settore per l'attrazione degli investimenti, sia a supporto delle 500 multinazionali gi presenti nel territorio sia per nuovi investitori, malgrado la crisi si inizia ad avvertire un'inversione di tendenza. Innanzitutto non sono avvenute delocalizzazioni significative segno che, una volta inseritesi nel territorio, le multinazionali trovano ragioni utili per restare. Inoltre, su 43 richieste di assistenza pervenute al nuovo ufficio da 9 paesi diversi, 22 hanno poi portato effettivamente ad investimenti (8 acquisizioni, 6 espansioni, 8 nuovi investimenti).

Una battaglia condotta contro burocrazia e campanilismi ha poi permesso di raggiungere risultati concreti sul piano delle infrastrutture. Il presidente Rossi ha fatto riferimento all'approvazione del tracciato della Tirrenica, ai lavori per la terze corsie e alla variante Parco della piana-Aeroporto, una scelta "simbolo" per Firenze e per la Toscana. "A luglio il consiglio voter il provvedimento - ha detto - per l'adeguamento di una infrastruttura fondamentale" che ha una clientela prevalentemente orientata agli affari, non al turismo. "Naturalmente - ha aggiunto - l'aeroporto deve essere raggiunto dalla tramvia". Quindi linee 2 e 3 e anche linee 4 e 5 per arrivare fino a Campi Bisenzio e a Sesto Fiorentino. "Questa nostra volont - ha detto - dobbiamo farla valere in Europa per ottenere la proroga dei finanziamenti". Per quanto riguarda l'Alta velocit il presidente ha affermato che bisogna realizzarla: "Se ci sono state violanzioni o reati vanno perseguiti ma i cantieri devono restare aperti e i lavori devono proseguire".

Infine la scuola, e soprattutto il rapporto scuola-lavoro, un tema caro al presidente che lo aveva affrontato anche nel corso della recente discussione del rapporto Irpet-Unioncamere. Rossi ha ricordato il grave tasso di abbondono scolastico, che in Toscana arriva al 18,6%, contro un 18,2% nazionale e che l'Europa ci impone di portarlo al 10% entro il 2020: "Se la sfida che abbiamo davanti quella di rimettere il lavoro al centro dell'economia - ha detto - allora decisivo recuperare un maggiore orientamento al lavoro nelle nostre strutture educative e formative. E mai possibile che un giovane a 30 anni non abbia mai incontrato il mondo del lavoro, non sia mai entrato in una fabbrica o in una bottega artigianale, non si sia mai misurato con il mondo del lavoro? C' poi bisogno di un rapporto pi stretto tra scuola ed esigenze delle imprese, tra domanda delle imprese e offerta del sistema scolastico: un solo esempio, l'offerta di periti meccanici del 2,2% dei nostri diplomati a fronte di una domanda delle imprese del 14,8".