Salute
17 luglio 2012
13:16

Rossi a Left: 'Più bisturi meno accette'

Con il titolo "Più bisturi meno accette" il settimanale Left ha intervistato Enrico Rossi, presidente della Toscana, sui no ai tagli del governo sulla Sanità. Per Rossi la lotta agli sprechi deve migliorare i servizi, non affossarli. Ecco l'intervista integrale di realizzata da Giommaria Monti.

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"Si vuole ancora la Sanità pubblica o la si vuole affossare? Così la si smantella, i tagli colpiscono in maniera indifferenziata". Sono giorni che il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ripete che non si può ridurre la percentuale di soldi destinati alla sanità. Altrimenti si offrono servizi scadenti. O peggio, nessun servizio. Lo intercettiamo mentre in Consiglio regionale si discute di questo, in una Regione virtuosa proprio nel settore della Sanità.

Preoccupati al Consiglio?

Molto. C'è poco da fare, la Sanità ha tenuto i servizi senza sfondare i bilanci negli ultimi tre anni mantenendo la quota di finanziamento sul Pil che aveva prima della crisi. Siccome il Pil è diminuito del 4-5 per cento evidentemente la Sanità ha speso di meno e ha avuto una maggiore capacità di controllo della spesa, così come riconosce la Corte dei Conti, anche se alla fine esce acciaccata e sofferente.

L'obiettivo è quello di ridurre i soldi che vengono stanziati per il Servizio sanitario: sono troppi e sprecati, dicono...

Non si può ragionare così: ti tolgo i soldi perché li sprechi. Sullabase poi di quali parametri? Da anni la Sanità non ha un titolare che sia un politico in grado di governarla politicamente. Tutto si fa con tabelle date dal ministero dell'Economia. Noi dobbiamo avere la certezza che abbiamo una percentuale della Sanità sul Pil e poi tutte le ottimizzazioni, la lotta agli sprechi, devono servire nelle diverse Regioni, nelle diverse aziende sanitarie per rispondere a nuovi bisogni e tecnologie. Gli sprechi ci sono, e i risparmi devono servire a investire in modo migliore. Io ho fatto l'assessore alla Sanità per 10 anni: ho chiuso i punti nascita sotto i 500 parti l'anno, gli ospedali piccoli, e ho riunificato i nuovi ospedali. Devo fare l'elenco? Questi signori cosa pensano di scoprire? Il fatto è che ogni volta che ottimizzavo e risparmiavo utilizzavo i soldi per tenere i bilanci della Sanità in equilibrio e a rispondere ai nuovi bisogni e anche ai costi delle nuove tecnologie.

II principio guida è: ho individuato gli sprechi e ti tolgo i soldi. Perché non va bene?

Così tu mi vuoi abbassare la percentuale di Pil che spetta alla Sanità. Noi non abbiamo una percentuale alta di Pil, ce l'ha più alta la Germania. Lo spread è positivo per noi e negativo per i tedeschi... La lotta agli sprechi, ripeto, deve servire a migliorare i servizi ai cittadini. Altrimenti vuoi usare la Sanità per fare cassa, e questo non va bene. Qualsiasi manager sanitario alle prime armi sa bene che se la Sanità non la si tratta anche nell'organizzazione, nell'appropriatezza cioè, del rapporto medico-paziente, non la si rende efficiente. Non possono usare le tabelle come clave da dare in testa alle Regioni che sono quelle che hanno fatto in modo che in anni difficili la spesa sanitaria non esplodesse. Se si vuol far cassa sulla Sanità si stravolge il sistema. E se lo si fa bisogna che i signori, governo e Parlamento, si assumano la responsabilità di dire ai cittadini: il servizio universalistico è finito.

Se restano i tagli, come Regioni che farete?

Noi vogliamo trattare per portare il governo su posizioni più ragionevoli, e ci conforta Bersani quando dice che si impegna in Parlamento per portare modifiche. Faremo di tutto per mantenere i servizi essenziali, i livelli di assistenza adeguati. Ma credo che ci siano anche aspetti di costituzionalità, la Sanità è materia concorrente.

Ma la manovra era necessaria, no?

Si, ma credo andasse fatta in maniera diversa: qualche F35 di meno, un po' di minipatrimoniale alle grandi ricchezze, un paio di punti da chiedere ai capitali scudati. L'idea che più si taglia e si prendono provvedimenti impopolari e più i mercati internazionali ti considerano affidabile è un'idea che ci permettiamo sommessamente di mettere in discussione. La Francia va in un'altra direzione. Forse perfino eccessiva...