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3 marzo 2017
11:21

Rossi a Lucca sottolinea il coraggio di Maria Eletta Martini

LUCCA - "Le parole di Maria Eletta Martini sulla necessit per un cattolico impegnato in politica di fare sintesi tra la tensione interiore e il compito di governare una realt complessa come la societ contemporanea, sono illuminanti ed esprimono un coraggio che spesso risulta assente anche nel nostro dibattito politico".

E' con questa valutazione che il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, presente il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha iniziato al Teatro del Giglio di Lucca il suo saluto alla convegno "Maria Eletta Martini, la determinazione di una donna nella vita politica: il diritto di famiglia". La parlamentare cattolico-democratica scomparsa nel 2011 a Lucca, sua citt natale, che oggi le ha intitolato la sede del Centro risorse educative e didattiche, destinato ad ospitare il suo archivio bibliografico.

Rossi ha poi ricordato il lavoro della Martini per la riforma del diritto di famiglia, il suo ruolo di relatrice della legge per l'istituzione del servizio sanitario nazionale e quello di presentatrice, nonostante la sua convinta opposizione, delle leggi sul divorzio e sull'aborto.

"Da lei ha aggiunto il presidente Rossi, riferendosi alle sue capacit di mediazione e di dialogo - abbiamo imparato che c' sempre una strada che, nel vasto e delicato campo dei diritti, si pu percorrere tutti insieme. Penso all'approvazione, nel 2004, della prima legge contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identit di genere. Fu un segnale di apertura e di coraggio che accanto alla tutela e alla valorizzazione della famiglia fondata sul matrimonio, inseriva anche il riconoscimento delle altre forme di convivenza".

Il presidente della Toscana ha sottolineato poi come la Costituzione, all'articolo 3, ci consegni il compito fondamentale di garantire l'uguaglianza e la pari dignit di ogni persona, impegnando Stato e Regioni a rimuovere le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale per garantire pari opportunit a ciascun individuo.

"Qui in Toscana ha ribadito Rossi - pensiamo che non sia possibile arrestare la marcia verso il pieno riconoscimento delle diversit . Infatti esistono valori che dovrebbero essere patrimonio comune di tutti. Nessuno pu essere contrario a una societ pi aperta e tollerante e non ci possiamo rassegnare ai nazionalismi e ai populismi. Posso garantire, anche guardando all'opera e alla generosit di Maria Eletta Martini, che la Toscana continuer a mantenere alto l'impegno per il pieno riconoscimento e la valorizzazione dei diritti civili e sociali".

E poi ha concluso: "La figura e l'esempio di Maria Eletta ci parlano di ci che o dovrebbe essere il senso vero della politica: affrontare le sfide del presente con lungimiranza, aprendo la strada al futuro".