Economia
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3 ottobre 2013
14:55

Rossi a Piombino: "La conversione ecologica della siderurgia può salvare la città"

PIOMBINO (Li) - Un grande piano di conversione ecologica della siderurgia: è questo l'obiettivo indicato oggi dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, nel suo intervento alla manifestazione indetta dai sindacati a Piombino.

"L'industria europea - ha detto il presidente - ha ancora un grande bisogno di acciaio. Se vogliamo rilanciare l'Europa dobbiamo pensare di nuovo al lavoro e quindi all'industria. Ma oggi si impone un nuovo modello di sviluppo più sostenibile socialmente e ambientalmente, un modello in grado di conciliare la bellezza di questi luoghi con la produzione, la tecnica e la ricerca scientifica. Non sarà certo l'abbandono industriale né una facile fuga in uno sviluppo basato sul terziario, sugli investimenti finanziari e immobiliari a risanare le ferite che l'industria ha inferto a questi luoghi. Un grande filosofo fiorentino, Cesare Luporini, così si esprimeva già negli anni '70: 'Solo la scienza e la produzione possono guarire la ferita che hanno inferto alla natura...ritrovando e stabilendo superiori equilibri e cicli vitali...Ogni strada a ritroso sarebbe impossibile...Ma è altrettanto chiaro che per procedere così in avanti al posto di comando sta la politica'".

"Sentiamo di avere l'occasione - ha proseguito il presidente - per impegnarci e realizzare quel sogno: la conversione ecologica degli impianti industriali della siderurgia. L'impianto Corex è il nostro obiettivo: può produrre e impiegare migliaia di unità di lavoro con un impatto ambientale neanche paragonabile a quello dell'altoforno. Può produrre anche energia per abbattere i costi del forno elettrico. Ecco il nostro piano per Piombino. Corex e forno elettrico. Chiediamo al governo di impegnarsi e investire risorse. Chiediamo all'Europa di fare fino in fondo la sua parte".

"La Regione Toscana – ha detto ancora Rossi -, con l'accordo di programma per l'ammodernamento infrastrutturale del porto e per la viabilità dell'area industriale di Piombino, sta facendo la sua e contribuisce per oltre due terzi dell'investimento complessivo di 150 milioni di euro. Tutta l'area industriale diventerà più competitiva con l'escavazione del porto a 20 metri, che consentirà alle nuove grandi navi transoceaniche di entrare direttamente nel cuore industriale di Piombino. Un vantaggio forse unico nel panorama nazionale ed europeo. Questo significa anche creare le condizioni perché Piombino sia uno dei porti dove è possibile effettuare la rottamazione delle navi. Piombino deve essere il primo porto italiano che si candida a rottamare le navi europee in modo corretto e pulito. Sarà lavoro, e lavoro di qualità. Stiamo quindi lavorando, e ci riusciremo, per essere in condizione di accogliere e smantellare la Costa Concordia a Piombino. L'Europa possiede il 40% del naviglio mondiale e sono centinaia e centinaia all'anno le navi da rottamare. E qui, come forse in nessun'altrà parte dell'Italia e dell'Europa, si può costruire un sistema a filiera corta, anzi cortissima, tra il rottame lavorato nel porto e il forno elettrico che utilizza l'energia dei gas del Corex".

"Tocca al governo intervenire senza timidezza - ha concluso il presidente Rossi - adottando il piano che noi proponiamo e di sostenerlo con l'UE. Chiediamo anche che, a partire dall'integrazione necessaria con l'Ilva di Taranto, si continui l'esperienza dell'utilizzo nei prossimi mesi dell'altoforno, senza spegnerlo. La nostra è una lotta per la conversione ecologica della siderurgia, con un progetto intelligente e fattibile che risponde alla grave crisi economica, industriale e ambientale che stiamo vivendo. Insieme posiamo farcela: la siderurgia italiana non morirà a Piombino".