Salute
18 giugno 2013
15:55

Rossi ai disabili: 'Protesta legittima, ma in tutta coscienza non la sentiamo rivolta a noi'

FIRENZE -"Se i disabili vogliono esprimere in questo modo la loro protesta, noi non abbiamo problemi, lo facciano pure, purch non intralcino i movimenti di chi sta lavorando qui. In tutta coscienza, questa protesta non la sentiamo rivolta a noi, che abbiamo sempre fatto tutto il possibile per andare incontro alle loro richieste". Cos il presidente Enrico Rossi ai disabili delle due associazioni Vita Indipendente e Associazione Toscana Paraplegici, che oggi hanno occupato la sede della Regione Toscana, in piazza Duomo. "Voglio ricordare - aggiunge Rossi - che il progetto Vita Indipendente si fa solo qui in Toscana, ed tutto a carico della Regione. E' fuori dai Lea (Livelli essenziali di assistenza), non previsto dalla leggi dello Stato. Capiamo che ci vorrebbero maggiori garanzie, ma per questo sarebbe necessaria una legge dello Stato. Ma lo Stato ha tagliato da 2 miliardi a 300 milioni il Fondo per il sociale e la disabilit , mentre in Toscana dal 2012 al 2013 abbiamo aumentato la quota destinata al progetto Vita Indipendente da 5,2 a 7 milioni di euro".

L'assessore al diritto alla salute Luigi Marroni ha incontrato i disabili durante la loro protesta. "Non abbiamo mai smesso di lavorare per garantire a tutti voi condizioni di vita migliori e la possibilit di vivere la vostra disabilit con autonomia, indipendenza, dignit - ha detto loro - Continueremo a lavorare come abbiamo fatto finora, incontrandovi periodicamente per avere da voi indicazioni e consigli". Non la prima volta che le due associazioni occupano Palazzo Strozzi Sacrati, e non la prima volta che l'assessore e i suoi dirigenti li incontrano. L'ultimo incontro stato il 5 giugno scorso, nella sede dell'associazione Vita Indipendente a Scandicci. Questa volta, la protesta si appunta sulla graduatoria unica per i finanziamenti per la vita indipendente: in questo modo - sostengono i disabili - con l'ingresso di nuove persone in graduatoria, chi finora riceveva l'assegno, pu vederselo decurtare o addirittura non riceverlo pi .

L'assessore prima, e il suo capo di gabinetto, Rossano Mancusi, poi, hanno chiarito che la Regione sta applicando tutte le misure previste per la Vita Indipendente. Il finanziamento per la Vita Indipendente partito nel 2009, con uno stanziamento di 2 milioni, che sono saliti a 5.2 nel 2012, e poi a 7 nel 2013. "Questi fondi - spiega Rossano Mancusi - vengono distribuiti a tutte le Asl, che poi, previa pubblicazione di un bando e valutazione da parte dell'UVM (Unit di Valutazione Multidisciplinare) assegna alle persone un assegno commisurato alle loro condizioni". L'assegno mensile varia da 800 a 1.800 euro, in base alla valutazione fatta dall'UVM. "Siamo costantemente al lavoro per valutare ogni possibilit migliorativa - dicono i tecnici dell'assessorato - sia in termini di ulteriore incremento delle risorse, che in termini di pi appropriata distribuzione dell'assegno. Assicuriamo il nostro impegno a verificare e approfondire la questione della graduatoria unica, ai fini di poter valutare la possibilit di confermare, a chi lo ha gi acquisito, il diritto a ricevere l'assegno".

Il 10 giugno scorso sono stati convocati dall'assessorato gli operatori di tutte le Asl, per presentare il monitoraggio svolto e verificare criteri e modalit di assegnazione del fondo per la Vita Indipendente. All'incontro sono stati invitati anche i rappresentanti di tutte le associazioni. "Vogliamo capire - spiega Rossano Mancusi - quali sono i margini di revisione e miglior redistribuzione del fondo".

Inoltre, in corso di elaborazione una bozza di legge, un testo unico che non riguardi solo la vita indipendente, ma inquadri tutti i problemi dei disabili, evitando frammentazione e polverizzazione delle risorse. Ed in dirittura di arrivo la delibera sulla protesica, che ha tenuto conto di alcune delle osservazioni avanzate dalle associazioni.

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