Economia
6 agosto 2011
10:27

Rossi: 'Breda non si vende. Ha un ruolo centrale per lo sviluppo della Toscana'

FIRENZE- "Non molleremo, saremo accanto ai lavoratori dell'Ansaldo Breda fino in fondo. Questa battaglia alla fine la vinceremo, perch non si scherza sul ruolo che l'industria deve svolgere per lo sviluppo del territorio e dell'occupazione in un momento di crisi come questo. Dovranno passare sopra di noi se intendono smaltellare la Breda e il sistema ferroviario della Toscana". Parole chiare e forti quelle che il presidente della Regione Enrico Rossi ha voluto pronunciare stamani al presidio di lavoratori, organizzazioni sindacali e politiche di tutti gli schieramenti, enti locali, indetto dal Comune di Pistoia dopo le ipotesi di vendita del comparto produttivo ferroviario avanzate dall'AD di Finmeccanica Orsi.

"Oggi, davanti a questo stabilimento c' unita tutta la Toscana ha proseguito Rossi -, il messaggio che lanciamo un no deciso a qualsiasi forma di compressione produttiva di Ansaldo Breda. E di un no ad altre chiacchiere; il governo possiede la golden share di Finmeccanica e deve svolgere il suo ruolo di proprietario di Finmeccanica, predisporre il rilancio produttivo del comparto ferroviario che un settore moderno, strategico per far ripartire l'economia sia a livello regionale che nazionale. Altro che vendita! Quindi basta con le promesse, con dichiarazioni generiche. Occorre una svolta che adegui il nostro paese al resto dell'Europa, e il ruolo di Breda centrale. Entro il 2014 deve consegnare a Trenitalia i convogli AV, e poi dovr contribuire a rafforzare il sistema del trasporto regionale. Solo in Toscana saranno novanta i treni previsti dalla gara che bandiremo a settembre".

Rossi ha sottolineato come la Toscana sia da considerare il distretto ferroviario nazionale di punta, di filiera completa, dove si realizzano le migliori rotaie d'Europa, si costruiscono treni e metropolitane, si far ricerca e sperimentazione del materiale rotabile, riferendosi all'Osmannoro. "Attendo di incontrare al pi presto l'amministratore delegato Orsi, come gli ho chiesto, e anche i ministri dell'industria e del tesoro. Occorrono scelte chiare a favore di un comparto produttivo indispensabile per far ripartire l'economia, quindi basta con le altalene di promesse e dichiarazioni contraddette il giorno dopo. Dalla crisi si esce con il rilancio di un paese produttivo e competitivo - ha concluso il presidente -, la Toscana sapr rispondere come ha sempre fatto, ma non va sfidata, altrimenti se la troveranno di traverso in difesa delle proprie ricchezze, dei propri valori".