Ambiente
Territorio e Paesaggio
25 febbraio 2015
16:19

Rossi: "Ecco le mie proposte per il Piano del paesaggio"

FIRENZE L'intento quello di "tenere insieme lavoro, profitto e bellezza". Il presidente della Regione, Enrico Rossi, ha presentato alla stampa "i cambiamenti che siamo riusciti a produrre sul Piano del paesaggio" perch "al di l delle letture iperpoliticiste date finora ad ogni questione, tenendo dritta la barra sul merito delle questioni, abbiamo fatto ci che dovevamo, da sinistra".

Nella sostanza si tratta di una riscrittura di alcuni punti dell'articolo 19 che si occupa delle norme generali e dell'articolo 20 che detta le norme per i bacini estrattivi della Alpi Apuane. Tra le novit rispetto alle stesura del luglio scorso figurano l'istituzione di una Commissione regionale sul paesaggio che sar composta da esperti in grado di valutare l'impatto delle richieste di un certo rilievo che riguardino le estrazioni al di sotto dei 1.200 metri di altitudine. S dunque alle richieste di ampliamento delle cave fino ad un massimo del 30% e per un massimo di 3 anni, se si operer dentro i perimetri gi autorizzati. La condizione insomma che gli ampliamenti al di sotto del 30% "non costituiscano una variante sostanziale". No dunque a nuovi fronti di cava, a nuovi ingressi e a nuove gallerie senza l'autorizzazione da parte della Commissione per il paesaggio.

"Il documento che abbiamo elaborato spiega il presidente Rossi rappresenta un punto di arrivo per tutti, porta la firma del presidente ed a nome della maggioranza, ma dovr essere discusso in Commissione prima che il Piano sia portato in aula per l'approvazione".

Quanto alla legge sulle cave, Rossi ha spiegato che dovr servire a "contenere l'impatto delle attivit estrattive e far s che si crei nuova occupazione lavorando il marmo sul posto". Agli imprenditori verr chiesto cos di presentare, entro 2 anni, un Piano di sviluppo industriale "che dovr essere valutato da un'apposita Commissione" diversa da quella che si occuper degli aspetti paesaggistici. In questo modo la Regione potr decidere di prolungare le concessioni anche oltre la soglia temporale, che verr indicata in 7 o 9 anni. Il presidente ha annunciato che ci sono gi due imprese, una grande ed una piccola, che si sono dichiarate disponibili a presentare il piano industriale.

Agli imprenditori del marmo il Rossi chiede, usando un detto apuano, di "mettere una zeppa con i denari guadagnati" non sotto il tavolino, ma sul territorio, cio di investire nella salvaguardia ambientale cos come hanno fatto gli industriali del cuoio con gli impianti di depurazione. E se cos avverr "troveranno una Regione pronta a ringraziarli per ci che hanno fatto per l'ambiente e per l'occupazione".  

Con il Piano attuativo delle cave sar deciso poi dove dovranno passare le strade o dove saranno collocati i bacini di accumulo dei materiali di risulta. Rossi ha annunciato anche la creazione di una task force di ispettori regionali incaricati di "controllare il rispetto delle concessioni" e composta da geologi, ingegneri e paesaggisti.

"So di aver deluso ha concluso Enrico Rossi chi puntava alla chiusura delle cave e gli estremisti in genere. Il nostro dovere invece quello di regolare questa materia, di fare in modo che si esca dalla discrezionalit . Chi invece gradiva fare ci che voleva, gradisco che sia all'opposizione. Ritengo di aver contribuito a far s che il testo approvato a luglio sia notevolmente migliorato e con l'approvazione del Piano vorrei portare a compimento un risultato di non poco conto".

Infine, sollecitato dai giornalisti presenti, ha espresso le sue valutazioni sull'assessore alla pianificazione del territorio, Anna Marson, osservando come "da lei mi divide spesso la filosofia, ma un assessore competente e un grande tecnico, nonostante le sue intemerate e il suo carattere impolitico".