Economia
11 maggio 2011
10:59

Rossi: 'Il lavoro deve essere la nostra ossessione'

FIRENZE - "Il lavoro deve essere la nostra ossessione". Con questo pressante invito il presidente Enrico Rossi ha messo a fuoco la priorit del governo regionale, presentando in consiglio il documento preliminare al Dpef 2012.

"Lo scenario che la situazione nazionale dipinge per i prossimi anni - ha proseguito il presidente - di gravissima difficolt . I tagli pesanti alla spesa corrente e alle risorse pubbliche avranno conseguenze drammatiche e incideranno negativamente sull'occupazione. Si prevede una minore domanda di lavoro stimabile tra le 30 e le 60 mila unit . A questo dobbiamo aggiungere i 100 mila disoccupati di oggi e le decine di migliaia di cassintegrati. Mi auguro di sbagliare, ma ho il dovere di dirlo. E di fare tutto il possibile per reagire".

Il presidente Rossi ha quindi illustrato l'attuale congiuntura economica: "Export e turismo, quest'ultimo ancora pi che su scala nazionale sono in ripresa- ha detto - ma le manovre nazionali delineano una politica di crescita zero. Non si fanno investimenti, si taglia la spesa pubblica. Il suo ridimensionamento stimabile intorno ai 400 milioni di euro nel 2011, fino a una crescta graduale superiore ai tre miliardi nel 2014. Si impone cos al paese un rigore finanziario di stampo liberista che lo conduce a un sostanziale stallo. L'impegno della Toscana, insieme alle altre regioni, sar quello di ottenere delle modifiche di questo quadro, in primo luogo con lo stralcio del Tpl dal patto di stabilit e il suo rifinanziamento attraverso la fiscalizzazione delle risorse, e con una moratorio per gli investimenti, almeno per la regioni pi virtuose".

Il presidente Rossi ha infine illustrato le proposte della giunta, gi inserite nel Piano regionale di sviluppo. Tra queste la piena copertura degli interventi previsti dai programmi comunitari, la legge sulla competitivit , la scelta di proporre un patto pubblico-privato per coordinare la ricerca applicata nei 5 distretti tecnologici (Itc, scienze della vita, beni culturali, tecnologie ferroviarie ed energie rinnovabili), sfruttando anche il credito d'imposta introdotto a livello nazionale per sgravare fino al 90% gli investimenti di imprese in progetti con atenei o enti di ricerca pubblici. E ancora gli interventi di protezione sociale, una serie di opere infrastrutturali realizzabili anche attraverso il ricorso al capitale privato, le politiche per il rilancio dell'edilizia, per la redistribuzione del carico fiscale, per i servizi pubblici locali, per il settore culturale e per la green economy. Infine ha richiamato il progetto speciale per l'autonomia dei giovani.

Leggi il documento preliminare al Dpef 2012