Emergenza e sicurezza
23 aprile 2012
6:38

Rossi: 'Il recupero della Costa Concordia non penalizzi la Toscana'

Pubblichiamo l'intervento del presidente Enrico Rossi uscito oggi sull'Unit a proposito del recupero della Costa Concordia.

Le complesse operazioni del recupero del Costa Concordia meritano qualche considerazione. Mi fido dei tecnici della Protezione civile e del prefetto Gabrielli. Ritengo che a Londra, vigilando sulla validit della scelta effettuata in piena autonomia dalla Costa Crociere e da essa finanziata, abbiano svolto un buon lavoro nell'interesse del Paese, della Toscana e dell'Isola del Giglio. Si tratta di rimuovere il relitto, limitando il pi possibile eventuali danni ambientali. Un'operazione difficilissima. Non mi sono mai pronunciato sui progetti concorrenti. Anche se si trattato di una selezione privata, non sarebbe stato corretto che un amministratore pubblico interferisse.

Per quel che mi riguarda la linea da tenere, in questi casi come in tutti quelli in cui c' un concorso per selezionare progetti, ditte o persone, semplice e si racchiude in tre parole: vinca il migliore. Ho seguito questa linea fin dagli esordi del mio impegno pubblico e non ho ragioni per cambiare, bene essere liberi per poter tutelare, in caso di necessit , gli interessi generali e quello della Toscana. Il progetto scelto, stando alle informazioni che ci sono state fornite, costa 80 milioni di curo di pi dell'altro in gara e sfiora i 300 milioni.

Si tratta di un cantiere straordinario, in particolare per l'allestimento dei grandi serbatoi che dovranno essere saldati sui due fianchi della nave e che, a giudizio dei tecnici, garantiranno una maggiore sicurezza all'intera operazione. Tuttavia, a tutela degli interessi della Toscana, gi danneggiata da questa tragedia, penso sia legittimo chiedere che i lavori siano effettuati dalle nostre imprese nei porti toscani. A questo scopo ho istituito chi un gruppo di lavoro composto da rappresentanti dai sindaci del Giglio, Piombino, Livorno, Carrara e dal presidente della Provincia di Grosseto.

Nei prossimi giorni discuteremo con la Protezione civile e con Costa Crociere con l'obiettivo di coinvolgere il pi possibile il nostro sistema delle imprese. Oltre al porto di Livorno, che e il pi vicino al Giglio e in condizione di ospitare il relitto, vogliamo verificare se pu esserci lavoro per i Nuovi Cantieri Apuani di Carrara, per le imprese di Piombino che potrebbe anche candidarsi come centro logistico delle operazioni, e per le stesse Universit toscane che gi sono intervenute. Tutto ci contribuirebbe ad una migliore accettabilit sociale di questo delicatissimo intervento. Questo forte intreccio con la realt sociale garantirebbe, oltre al risarcimento di cui la Toscana ha diritto, anche un coinvolgimento attivo delle sue migliori infrastrutture, forze produttive, competenze professionali e della conoscenza.

Non sar una partita facile ma ci impegneremo a fondo per ottenere un risultato che pu essere vincente per tutti. Naturalmente occorre una piena sintonia da parte di tutte le istituzioni e delle imprese. La rimozione del relitto sar anche un grande evento mediatico seguito in tutto il mondo. Dobbiamo essere impegnati con la stessa competenza, rigore e sobriet che ci hanno contraddistinto nella fase dei soccorsi, dell'emergenza e dei primi interventi sulla nave. Sono certo che ce la faremo.